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Imparare la storia dell’arte da un arazzo: percorsi didattici

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'Da Kandinsky a Botero. Tutti in un filo'


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Gli arazzi di Palazzo Zaguri di Venezia “guida” speciale alla storia dell’arte contemporanea per studenti di tutte le età

Riceviamo e pubblichiamo.

Siamo ormai alla seconda generazione di ragazzi che non hanno mai sentito parlare di arte all’interno di un’aula scolastica. Dall’avvio della riforma Gelmini, otto anni fa, le ore dedicate alla Storia dell’arte sono diminuite perfino nei licei artistici, se non addirittura eliminate in alcuni istituti.

La Storia dell’Arte, da sempre, è lo specchio di un’epoca: i grandi artisti attraverso le proprie opere raccontano gli aspetti culturali, sociali ed economici del periodo storico in cui sono vissuti.

Diventa compito dei musei, dei poli espositivi, delle accademie non disperdere la conoscenza di una materia che invita il giovane ad allargare i propri orizzonti, a vedere il mondo attraverso gli occhi dell’artista, ad ampliare la propria conoscenza di là dallo schermo di uno smartphone.

Proprio in quest’ottica, con la possibilità di conoscere le opere dei grandi artisti contemporanei attraverso gli arazzi, che regalano l’opportunità di vedere un quadro nella sua forma tridimensionale, il polo espositivo veneziano di Palazzo Zaguri con la mostra ‘Da Kandinsky a Botero. Tutti in un filo’ apre le porte agli studenti di tutte le età con una serie di percorsi didattici ad hoc.

Un evento di respiro mondiale che mette al centro del suo allestimento i capolavori dell’Arazzeria Scassa in una fluida comunicazione con le opere immortali di Kandinsky, De Chirico, Klee, Casorati, Miró, Botero, Mastroianni, Matisse, Renzo Piano e molti altri. L’allestimento si snoda in un percorso dove espressione artistica, artigianato di bottega e scuola trovano nell’arazzo l’espressione più preziosa e antica e, al contempo, mai così moderna e attuale.

Gli studenti potranno conoscere anche grandi artisti italiani come Mirko Basaldella, conosciuto in tutto il mondo, nel 1957 chiamato a dirigere il Design work shop al Carpenter Center for the Visual Arts della Harvard University di Cambridge nel Massachusetts. La sua opera, ‘I Mimi’, nel piano nobile della mostra, dialoga con un altro arazzo, ‘La Caccia’ di Corrado Cagli, altro importante esponente dell’arte italiana, cognato di Basaldella e amico di Capogrossi, Alberto Burri, Renato Guttuso. Perché l’arte è tutto un intreccio di fili, anche nella vita reale.

I percorsi didattici 
Particolare attenzione è stata dedicata ai percorsi didattici rivolti agli studenti di tutte le fasce di età, creati in sintonia con il programma scolastico. Operatori specializzati nella didattica dei beni artistici accompagneranno i visitatori in un viaggio attraverso la storia dell’Arazzeria Scassa e la storia artistica del ‘900. La scelta di inserire percorsi coinvolgenti per le fasce scolastiche nasce dal desiderio di coinvolgere le nuove generazioni nelle forme artistiche presenti sul territorio, rendendole testimoni non solo della divulgazione, ma anche della tutela del prezioso patrimonio artistico nazionale.

I percorsi didattici, realizzati da Venice Exhibition in collaborazione con le curatrici della mostra, Donatella Avanzo e Silvana Cincotti, per la mostra ‘Da Kandinsky a Botero. Tutti in un filo’:

Tra colori ed emozioni 
Un percorso interattivo che pone in primo piano il bambino e le emozioni scaturite dai colori, attraverso l’associazione d’idee tra colore ed emotività.

Tutti in un filo
Un percorso interattivo tra le opere e la loro riproduzione a telaio, osservando la differenza tra arte figurativa e non figurativa. Un approfondimento storico-archeologico sui colori usati per la tintura e il procedimento della tessitura.

Tra colori e geometrie
Un percorso tra uso del colore e forme geometriche, arte figurativa e non figurativa. Con l’aiuto dell’operatore, gli studenti scopriranno la storia della tessitura e dell’uso dei colori.
La storia in un filo – un percorso sulla comunicazione dell’arte, imparando il significato di un arazzo e il messaggio che l’artista vuole trasmettere, nel momento cruciale del Novecento.

Che fine ha fatto la prospettiva? 
Un percorso attraverso l’evoluzione della pittura e l’invenzione della fotografia.
Si approfondiranno le regole del disegno, della pittura, la storia della tessitura e l’analisi di reperti archeologici.

Arte come manifesto
Protagonista, l’arte del Novecento, analizzata attraverso la storia dell’Arazzeria Scassa e le opere d’arte contemporanea presenti in mostra. Si dedicherà particolare attenzione all’evoluzione della navigazione sull’Atlantico, approfondendo il contenuto delle opere d’arte esposte e la loro collocazione storica.

Per la richiesta di informazioni e prenotazioni gruppi scuola contattare TOSC allo
041-0986267 oppure inviare una mail a gruppiescuole@tosc.it.

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