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Europa in Toscana: per Rossi occorre conoscere meglio l’Europa

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Rossi, aretino


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Sull’Europa bisogna scommettere di più

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Sfatare sull’Europa bufale e falsi miti. È l’obiettivo del Presidente della Toscana Enrico Rossi:

Per questo ho iniziato questo viaggio attraverso la Toscana.

E lo ha ripetuto più volte nel corso delle varie soste oggi, 9 gennaio, in Provincia di Arezzo.

Spiega Rossi mentre visita l’AEC di Subbiano (AR), azienda leader che anche con l’aiuto dei fondi europei investe e fa ricerca sui led intelligenti per illuminare le città:

Perché dell’Europa a volte si parla a vanvera. C’è chi critica l’Europa.

Sottolinea alla cantina sociale dei vini tipici dell’aretino:

Nell’Europa, invece, conviene starci e bisogna starci: per i finanziamenti di cui la Toscana tutta, dal pubblico ai privati, ha dato prova di buon utilizzo, per gli indirizzi e le idee, per il modo di ragionare.

Non si può tornare indietro, non si può buttare via il bimbo con l’acqua sporca, non si possono fare processi beceri.

L’Europa andrebbe conosciuta meglio e sull’Europa, anzi bisognerebbe scommettere di più.

Occorrerebbe anche quadruplicare i fondi europei, trovando il coraggio mancato per farlo attraverso una web tax, una tassa sulle emissioni in atmosfera o sulle transizioni finanziarie.

L’Europa in Toscana ed anche in Provincia di Arezzo ha più volti ed è un’immagine positiva: dalle scuole che vestono di tecnologia, stampanti 3D e robot laboratori e aule, avvicinando studenti e aziende, alle imprese che investono in innovazione e ricerca, dalle città che si fanno più sicure, belle e funzionali alle cantine sociali e i campi coltivati.

Grazie anche ai fondi europei abbiamo abbattuto la dispersione scolastica: eravamo al 17% ed ora al 10%, meno della media italiana,

ricorda il Presidente accolto da insegnanti e studenti dell’istituto omnicomprensivo Marcelli di Foiano (AR), che conta un istituto tecnico e due professionali ma anche una media, elementari e scuola dell’infanzia.

Vecchi torni per la sagomatura di pezzi in metallo convivono con robot e computer: si formano meccanici e manutentori, con rapporti fitti con le aziende di Arezzo e Siena ed un progetto in ponte con la Mercedes Truck.

Un esempio di ottima sinergia.

Ricorda Rossi:

Abbiamo deciso qualche anno fa di investire sulle aziende più dinamiche ed è una scelta che ha pagato e portato ulteriore sviluppo.

All’AEC di Subbiano, duecento dipendenti, hanno raddoppiato il fatturato in cinque anni.

All’Ilapack di Foiano, novanta dipendenti nello stabilimento e 30 milioni di fatturato l’anno, si sono rafforzati e puntano a crescere ulteriormente.

Dice Rossi:

Senza i fondi europei certe politiche e certi investimenti non si sarebbero potuti realizzare.

Lo stesso vale in agricoltura.

Ricorda Rossi ai giornalisti in una improvvisata sala conferenze, circondata da tini in cemento e gremita di viticoltori alla cantina sociale dei vini tipici dell’aretino a Ponte a Chianni (PI):

La Toscana è prima per capacità di spesa in questo settore.

Abbiamo fatto un sforzo importante e i contributi ai viticoltori e alle cantine ha rafforzato l’export.

A margine si parla anche del problema degli ungulati.

Poi il Presidente si dirige verso piazza Grande e la Fortezza di Arezzo, rinate anche grazie all’uso dei fondi europei per i progetti di innovazione urbana.

L’ultima tappa, mentre il pomeriggio volge quasi al termine, è alla Zeus di Bucine, una delle aziende che con il contributo della Regione dell’Europa ha investito per ridurre i consumi energetici e dunque le emissioni in atmosfera.

Ad accompagnare il Presidente Rossi per tutto il viaggio in Provincia di Arezzo c’erano l’Assessore ai trasporti e al territorio Vincenzo Ceccarelli e le Consigliere regionali De Robertis e Vadi.

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