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Crisi Covid-19: i lavoratori dello spettacolo sollecitano interventi

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UILCOM Campania


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La UILCOM Campania il 18 maggio presenta una piattaforma di richieste in occasione dell’incontro con il Presidente De Luca

Riceviamo e pubblichiamo.

Il mondo dei lavoratori dello spettacolo sta vivendo un momento senza precedenti.

Lo dichiara il Segretario generale della UILCOM Campania Massimo Taglialatela, che denuncia lo stato di grave emarginazione ed indigenza che vivono i lavoratori del comparto cultura e spettacolo, esclusi sia dalle poche opportunità della condizione di attività ordinaria sia dalle possibili coperture previste a sostegno del grave stato di crisi conseguente all’emergenza sanitaria Covid-19.

Sottolinea Taglialatela:

In una condizione in cui il settore è stato da sempre estraneo alla sensibilità politica, va considerato, altresì, che il comparto sarà l’ultimo a riprendere le attività.

Un intero mondo rischia di scomparire. Una ricchezza comune in termini di notevole indotto di lavoratori capaci a realizzare cultura, che esprime insieme al turismo circa il 24% del PIL

Il mondo dello spettacolo con UILCOM ACLI Provinciali di Napoli e ACLI beni culturali hanno dunque deciso di fare sentire la loro voce.

Lunedì 18 maggio, i rappresentanti del settore dello spettacolo saranno ricevuti dal Presidente De Luca, a cui il segretario regionale della UILCOM Campania, Massimo Taglialatela, presenterà una piattaforma di possibili interventi.

Tutto il mondo dell’arte, della musica, della cultura e anche del cinema, come attori, registi, montatori, tecnici, distributori, è fermo e lo resterà per molto, senza un aiuto concreto. Così per chi organizza eventi e lavora nella comunicazione.

Tutti lavorano con regimi fiscali di partita IVA o nel sommerso senza nessun ammortizzatore sociale che li tuteli.

È necessario fare presto!
Per scongiurare che questi lavoratori di contenuti vivi della cultura non cadano nel precipizio, la piattaforma riassume richieste che vanno dalla disoccupazione con requisiti minimi a interventi per l’emersione del lavoro nero con l’abbassamento dei contributi, alla cassa integrazione a più controlli sulle strutture che utilizzano fondi pubblici fino alle tutele della maternità e della malattia.

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