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Corecom Lombardia, Sala su frasi offensive di giornalista TV a minore

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Marianna Sala


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Evento increscioso in occasione dello spareggio per la permanenza in serie B giocato tra Vicenza e Cosenza

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

Le pesanti frasi razziste rivolte dalla giornalista a un bambino – “prima o poi venite tutti qui a chiedere lavoro”, colpevole di essere tifoso del Cosenza e di avere espresso candidamente la propria fede calcistica – “Lupi si nasce” -, è l’indice di come sia ancora tanta la strada che deve essere percorsa sul terreno della tutela dei minori e del contrasto all’incitamento all’odio fondato su motivi di razza, sesso, religione o nazionalità, nonché alle violazioni della dignità umana degli individui.

Non si tratta di criminalizzare la giornalista, che si è subito scusata per l’accaduto, ma di evidenziare come il tema della tutela dei minori nella programmazione televisiva, specie in quella locale, è oggi più che mai di attualità e deve essere affrontato, anche a livello istituzionale, con il dovuto impegno e la necessaria attenzione.

Oltre agli aspetti sanzionatori, occorre mettere al centro del dibattito pubblico il tema del ruolo educativo dei media.

Bene ha fatto il legislatore a sottolinearne l’importanza, anche a livello normativo, con la recente approvazione del nuovo Testo Unico dei servizi media audiovisivi.

Lo dichiara Marianna Sala, Coordinatrice nazionale Corecom e Presidente del Corecom Lombardia, intervenendo sulle offese rivolte da una giornalista ad un bambino nel corso del programma sportivo dell’emittente locale veneta TVA in occasione dello spareggio per la permanenza in serie B giocato tra Vicenza e Cosenza.

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