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Concerto di beneficenza per chiesa San Giorgio dei Genovesi a Palermo

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Consegnate medaglie di Benemerenza dell’Ordine Costantiniano a tre persone che operano presso l’Aeroporto di Palermo, per l’ineccepibile attività durante l’emergenza Covid-19

La Delegazione di Sicilia Occidentale del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ha organizzato venerdì 23 febbraio 2023, con il sostegno del Conservatorio Alessandro Scarlatti, già Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo, un concerto di beneficenza con l’obiettivo di reperire fondi per contribuire alla manutenzione della chiesa di San Giorgio dei Genovesi nell’omonima piazza di Palermo.

La Delegazione di Sicilia Occidentale utilizza questo luogo sacro storico per le sue funzioni, grazie alla generosa disponibilità di Mons. Giuseppe Bucaro, Cappellano di Merito, Canonico Onorario del Capitolo Metropolitano e Direttore dell’Ufficio per i Beni Culturali Arcidiocesano.

Il Conservatorio di Palermo, uno dei più antichi tra quelli esistenti in Italia, venne istituito per volontà del Vicerè Conte Francesco Ruiz De Castro tra il 1617 e il 1618, presso la trecentesca chiesa della Santissima Annunziata, come Orfanotrofio del Buon Pastore, dedicato alla cura “de li spersi mascoli”.

Dell’antica chiesa rimangono ancora oggi visibili il campanile, il colonnato dell’ex chiostro, l’elegante portale chiaromontano e un bassorilievo del Quattrocento raffigurante l’Annunciazione.

A partire dal 1721 vi si intraprese anche l’insegnamento della musica, che divenne quello esclusivo dell’istituto a partire dal 1747. Nel corso del Settecento il conservatorio acquisì sempre maggiore importanza e prestigio, avvalendosi di insegnanti come il napoletano Nicola Bonifacio Logroscino (1698 – 1764 ca.) e diventando un importante centro di produzione musicale che lo portò a raggiungere una fase di grande prestigio alla fine del secolo, ne fu allievo anche Francesco Piticchio, che diresse l’Opera italiana a Brunswick intorno al 1786.

Pietro Platania, cui seguirono il compositore Giorgio Miceli, Guglielmo Zuelli, maestro, tra gli altri, del compositore ennese Francesco Paolo Neglia, cui si deve la definitiva intitolazione del conservatorio a Vincenzo Bellini, e, successivamente, l’etnomusicologo Alberto Favara e Francesco Cilea.

Tra le importanti personalità musicali che nel secolo scorso hanno legato il proprio nome a quello del Conservatorio palermitano vanno citati anche Guido Alberto Fano, Giuseppe Mulè, Antonio Savasta, Rito Selvaggi, Pietro Ferro, Terenzio Gargiulo, Ottavio Ziino, Antonio Trombone, Maria Elisa Tozzi, Eliodoro Sollima, Vincenzo Mannino, Maria Giacchino Cusenza, Livia Giacchino Paunita, Aurelio Arcidiacono e Salvatore Cicero.

Superato l’ingresso del Conservatorio di musica, da un antico piano a coda si leva in volo uno spartito, come sparpagliato dal vento. Riempie e illumina il vano scala proiettando il visitatore in una percezione sinestetica della musica.

Progettata dagli architetti Aldo Li Bianchi e Laura Galvano, l’istallazione artistica Follia è nata dalla volontà del Presidente Gandolfo Librizzi d’innovare l’idea e la diffusione della musica del Conservatorio, celebrato ai primi di marzo 2017 per i 400 anni di vita. 400 anche i fili invisibili che sostengono l’opera evocando le arpe poste a lato della scalinata.

Fluttuanti ad altezze tra i 2 e i 10 metri, 120 i fogli in plexiglas, dalle piegature e ondulazioni diverse, leggeri come reali fogli di carta. Sono corpi illuminati a LED e illuminanti al contempo, parte di una scenografia barocca che l’Architetto Li Bianchi dice “ispirata a Bernini”.

Dando benvenuto ai Cavalieri, alle Dame e agli ospiti, il Delegato Prof. Salvatore Bordonali, Cavaliere Gran Croce di Giustizia, ha ringraziato per l’ospitalità ricevuta, il Direttore del Conservatorio, Prof. Mauro Visconti, e per la guida dell’evento, Francesco Spoto, Barone di Salice, Cavaliere di Giustizia.

Poi, ha letto il gradito messaggio ricevuto dal Presidente della Real Commissione per l’Italia, S.E. il Principe Don Flavio Borghese, dei Principi di Sulmona e di Montecompatri, Cavaliere Gran Croce di Giustizia:

Caro Toti, ho ricevuto dalla Tua Delegazione questo bell’invito per il prossimo 23 febbraio al quale ahimè non sarò in grado di partecipare per precedenti impegni familiari già assunti.

Colgo però l’occasione per ringraziarti, Ti prego, nel presenziare a questo evento, di voler porgere i miei più affettuosi e rispettosi saluti a tutti i Cappellani, le Dame, i Cavalieri e gli amici dell’Ordine intervenuti.

Tuo aff.mo Confratello, Flavio Borghese, Presidente della Real Commissione per l’Italia.

Quindi, il Delegato ha ricordato le finalità dell’Ordine Costantiniano e l’azione della Delegazione nei territori di competenza.

Infine, ha invitato a guidare il concerto la pianista Corinne Latteur, che in apertura ha suonato al pianoforte l’Inno delle Due Sicilie. Poi, ha eseguito Auf der Gemsjagt, La caccia al camoscio, dalla raccolta Melodische Klavierstucke Opus 40 di Max Oesten.

Quindi, gli studenti artisti Andrea Cammarata, Rita Scibilia e Margherita Santangelo si sono esibiti in brani per pianoforte facenti parte di una raccolta di spartiti di fine Ottocento appena ritrovata, che sono stati mostrati da Corinne Latteur.

Il pianista Andrea Cammarata ha eseguito Dancing in the barn, Festa campestre, dalla raccolta Melodische Klavierstucke Opus 40 di Max Oesten, un pianista, organista e compositore tedesco di fine 800/inizio 900, anche la cui opera al giorno d’oggi è generalmente trascurata, Francobolli Opus 243 dalla raccolta di brani per pianoforte di Antonio Zuccaro, Ètude n° 10 pour les arpèges composés di Claude Debussy e Ètude n° 1 ‘Arpa Eolian’ di Frédérik Chopin.

I pianisti Andrea Cammarata e Rita Scibilia hanno eseguito La danza del diavolo, polka-galop per pianoforte a 4 mani, dalla raccolta di brani per pianoforte di Antonio Zuccaro.

La soprano Margherita Santangelo e la pianista Corinne Latteur hanno esguito Summertime per canto e pianoforte di George Gershwin e O mio babbino caro dall’opera Gianni Schicchi di Giacomo Puccini e O Cin-Ci-LÀ dalla omonima opera di Virgilio Ranzato.

Pianista, compositore e direttore d’orchestra, Corinne Latteur nasce in Belgio e consegue il diploma di Eccellenza in pianoforte nel paese nativo, ottenendo la Medaglia del Governo nonché il Primo Premio per il solfeggio al Conservatorio.

In Italia si laurea brillantemente, vecchio ordinamento, in Composizione sotto la guida dei Maestri A. Giraldi e M. Betta e in Direzione d’Orchestra con C. Caruso, risultando la prima donna in tutta la Sicilia con tali titoli in entrambe le discipline presso il Conservatorio di Palermo. Docente, svolge stage di formazioni e Master Class.

Scrive molto per il sociale, musiche per film sugli eventi climatici, sull’Austerity, sui disagi psicologici dell’essere umano, contro la violenza sulle donne. Le sue composizioni sono eseguite in tutto il mondo.

Nel 1999 e nel 2000 è rappresentante dei compositori siciliani per la Fondazione Arena di Verona, dove due sue opere Sogno di Seta e Black out vengono eseguite al Teatro Filarmonico di Verona. Negli anni 2003 e 2006, incide due CD contenenti musiche proprie: Specchio Invisibile e Emozioni. Nel 2003, con la sua Orchestra, Latteur è vincitrice del 1° Premio Assoluto al ‘5° Concorso Europeo Antonino Miserendino’.

Il 17 dicembre 2014, in prima mondiale, Latteur dirige la sua opera lirica intitolata Stalking, su libretto di Gaspare Miraglia, in memoria di tutte le donne barbaramente uccise. I due autori possono vantare di essere i primi in Italia ad aver realizzato un progetto tanto arduo quanto impegnativo.

Nel 2017, Latteur è stata Direttore stabile del Campus Musicale di Bagheria (PA), convenzionato dall’Istituto Superiore di Musica P. Tchaikovsky di Nocera Terinese (CS). Nel 2021, è vincitrice del Concorso Internazionale di Composizione ‘Femfestival’ nel contest online con il suo brano per orchestra Lockdown.

Al termine del Concerto, il Delegato, assistito dal Segretario Generale Dott. Salvatore Glorioso, Cavaliere de Jure Sanguinis, ha consegnato a nome del Gran Maestro, S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa delle Due Sicilie, una medaglia di Benemerenza dell’Ordine Costantiniano a tre persone che operano presso l’Aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo, per la loro ineccepibile e riscontrata attività nello svolgere le loro funzioni in un periodo difficile come quello dell’emergenza Covid-19, durante il quale il Gran Maestro ha fatto visita a Palermo: la Dott.ssa Assunta Micciché, Responsabile Terminal; la Dott.ssa Sabrina di Gregoli, Responsabile della profilassi anti-Covid-19 presso l’aeroporto; e Vincenzo Picone, del Comparto sicurezza.

Inoltre, il Delegato, assistito da Francesco Spoto, Barone di Salice, Cavaliere di Giustizia; dal Tesoriere, Dott. Gastone Brizzi; e del Responsabile dei Pellegrinaggi, Avv. Carlo Carvaro, Cavalieri di Merito con Placca d’Argento ha consegnato dei diplomi e fermacarte Costantiniani agli artisti che si sono esibiti, Corinne Latteur, Andrea Cammarata, Rita Scibilia e Margherita Santangelo.

Il Delegato ha donato un fermacarte Costantiniano in ricordo del Concerto al Cav. Francesco Spoto.

A nome del Delegato, il Segretario Generale ha consegnato il gagliardetto dell’Ordine Costantiniano a Rocco Sardisco, Cavaliere di Merito, e a Fabrizio Ippoliti, Cavaliere di Ufficio, per l’impegno dimostrato nella organizzazione del Concerto.

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