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Calcioscommesse 1980: ecco come andò in quell’occasione

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Calcioscommesse


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Il calcioscommesse è una brutta piaga del calcio italiano, ma non solo. Un fenomeno trasversale che coinvolge l’intero panorama, ma che ha trovato nel Bel Paese una sorta di stabilità incontrollata e inarrestabile.

La vicenda del 1980 è emblematica di quanto abbia attecchito all’interno del sistema.

Una vicenda di cui si parla ancora oggi poiché coinvolse perfino Paolo Rossi: proprio il bomber che con la tripletta al Brasile nel Mondiale ’82 fece sì che l’Italia divenne consapevole della sua forza a tal punto da andarsi a prendere per la terza il titolo di Campione del Mondo.

Cosa è successo il 23 marzo 1980?

Il 23 marzo 1980 è la data spartiacque per il calcio italiano. Fino a quel momento tutto procede e scorre regolarmente, finché non irrompe la polizia su un campo da calcio e quell’aura di regolarità svanisce all’improvviso.

Succede dopo il match di campionato tra Pescara e Lazio. Finisce 2 – 0 per i padroni di casa, ma nessuno ricorderà quel risultato. Il clou si ha quando, una volta usciti dagli spogliatoi, i calciatori Wilson, Cacciatori, Giordano e Manfredonia sono tratti in arresto dalla polizia.

La stessa dinamica si verifica in un altro stadio nello stesso momento. Dopo Milan-Torino giocata a San Siro Albertosi e Morini hanno la stessa sorte, così come tocca ai giocatori del Perugia Della Martira, Zecchini e Casarsa dopo un Roma – Perugia. Il mondo del calcio è sconvolto e col fiato sospeso. Un evento di grande impatto mediatico e sociale e che non si era mai verificato prima.

Perché il Milan è andato in Serie B?

Tra le società che furono condannate in via definitiva il Milan. Sentenza esemplare quella del 18 maggio 1980 da parte della Commissione Disciplinare Lega Calcio: retrocessione diretta in Serie B. Una data triste per tutti i tifosi rossoneri, costretti a veder sprofondare nella serie inferiore la propria squadra del cuore.

Ma perché accade tutto questo? Colpa di un Milan – Lazio giocato il 6 gennaio di quell’anno. L’allora presidente rossonero Felice Colombo si era accordato con tale Massimo Cruciani, la mente delle scommesse clandestine, per truccare quella partita. La cifra si aggira sui 20 milioni di lire ceduti a quest’ultimo. Il mediatore era Giorgio Morini, altro ex calciatore milanista.

In pratica, la combine era stata messa in piedi con la complicità dei giocatori sopra citati. La partita finì 2 – 1 per i rossoneri. Mai risultato positivo fu più negativo in assoluto.

In che anno è retrocesso il Milan in Serie B?

Il Milan retrocede in Serie B nel 1980. Un verdetto che si fatica ad accettare ancora oggi, ma che, alla luce dei fatti attestati, appare coerente con quanto riscontrato dalla magistratura di Roma. Felice Colombo subisce la radiazione a vita dall’ambiente calcistico e non fu necessariamente un male per il Milan, anzi.

Da lì in poi la società opera una risalita che la condurrà verso il ritorno ai fasti gloriosi di un tempo. Quel campionato di Serie B vede una netta affermazione sul campo, agevolata dal fatto che la squadra fosse in larga parte quella che due anni prima aveva conquistato uno Scudetto. Non c’era praticamente storia con nessuno grazie ad un tasso tecnico ampiamente superiore rispetto agli avversari di turno.

Come è andato a finire il calcio scommesse 1980?

Lo scandalo denominato Totonero è stata una delle più grosse macchie rilasciate dal calcio italiano in termini di reputazione e immagine. Alla fine sono state condannate squadre, anche importanti, come Lazio, Avellino, Bologna, Perugia, Palermo, Taranto e Milan.

Le sentenze sono state esemplari, soprattutto per quanto concerne i rossoneri. Pescara, Juve e Napoli i club assolti del tutto dai fatti contestati. Le partite truccate tra Serie A e Serie B hanno avuto un’eco talmente larga da spingere l’allora presidente della federazione, Artemio Franchi, a rassegnare le proprie dimissioni. Una macchia ancora oggi considerata tra le più indelebili del sistema calcio italiano.

Insieme al Milan è retrocessa anche la Lazio in Serie B. Avellino, Bologna e Perugia subiscono una penalizzazione di 5 punti da scontare nel campionato successivo.

I calciatori Enrico Albertosi, Massimo Cacciatori e Giuseppe Wilson andarono incontro alla radiazione. Al mitico Paolo Rossi, all’epoca attaccante del Perugia e poi riabilitato in seguito, viene comminata una squalifica di 2 anni che lo porterà a saltare gli Europei del 1980 con l’Italia.

Chi furono i protagonisti del calcio scommesse 1980?

Sono stati coinvolti nomi illustri del panorama calcistico italiano, tra i quali Oscar Damiani, Giancarlo Antognoni, Giuseppe Savoldi, Luis Vinicio e Giovanni Trapattoni. Tesserati societari e di campo tra i più attivi protagonisti di questa triste vicenda. Le sentenze d’appello hanno rispettato in buona parte gli orientamenti dei giudici di primo grado.

Se ci si stupisce del fatto che oggi ci siano calciatori coinvolti in questo scandalo, bisogna pensare che c’è uno strumento potentissimo all’epoca sconosciuto: Internet. Che consente infinite possibili di gioco, test, demo e chi più ne ha più ne metta.

Per chi vuol farsi scoprire, o almeno ci prova, è possibile giocare alle giocare alle roulette gratis senza scaricare nulla e in maniera anonima. Per capire il calcioscommesse dell’epoca, infatti, è necessario contestualizzare: zero smartphone, niente Internet e telefoni fissi. Oltre a una giustizia molto più severa.

In più di qualche caso, infatti, si è avuto persino un aumento delle pene richieste. L’artefice principale del calcioscommesse versione 1980 si chiama Massimo Cruciani. Un commerciante di ortofrutta che insieme al “socio” Alvaro Trinca, ristoratore di Roma, mettono in piedi una macchina mangiasoldi.

I due vantavano rapporti di lavoro tali che li portano ad avere contatti diretti con alcuni calciatori dell’epoca di Roma e Lazio. Da qui iniziano gli accordi e si propaga un fenomeno destinato ad allargarsi nelle dimensioni e nella portata.

Cruciani e Trinca arrivano persino a sporgere denuncia contro i calciatori con cui si erano accordati tempo prima perché, a loro dire, vittime di una truffa. Alla magistratura fanno i nomi di ben 27 calciatori e 12 società di Serie A e Serie B coinvolte.

Ecco spiegato il motivo per cui si susseguirono nel tempo una serie di arresti effettuati sul campo di gioco dopo i match dagli inquirenti. In tutto questo il presidente del Milan Felice Colombo rappresenta una parte fortemente attiva di tutta la vicenda, essendo implicato in prima persona nella famosa combine Milan – Lazio. 20 milioni circa di vecchie lire il guadagno totale frutto di questo accordo. L’intero sistema calcio venne messo a dura prova

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