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Blackjack: quando è nato e come si è evoluto nel tempo

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Blackjack


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Impossibile negare il fascino del gioco del blackjack (anche conosciuto con il nome “ventuno”), uno dei giochi di carte più amati dagli appassionati del gambling.

Divertente, elettrizzante e pieno di suspense, il blackjack riesce a tenere i giocatori incollati al tavolo – o allo schermo – spingendoli ad iniziare una partita dopo l’altra.

Nonostante rientri tra i giochi più vecchi del casinò, è sempre riuscito ad attrarre un gran numero di persone e continua a farlo tutt’ora. I giocatori vengono attirati dalle potenzialità del gioco, dal desiderio di vittoria e dalla diversità delle singole partite.

Viene da chiedersi come abbia fatto a restare così tanto affascinante nonostante il lento trascorrere degli anni. Cosa lo rende così speciale? Come si è evoluto nel corso del tempo?

Scopriamo insieme qual è la vera storia del blackjack, dalla sua versione tradizionale fino  alla più recente versione digitale. Scopriamo cosa attira i giocatori e come riuscire a vincere le singole partite. Iniziamo!

Come si vince a Blackjack?

Così come la maggior parte dei giochi da casinò, il blackjack risponde a regole ben precise, una serie di indicazioni che aiutano i giocatori ad arrivare alla vittoria finale. Gli obiettivi di vincita restano invariati tanto nel blackjack fisico quanto nel blackjack online, così da facilitare la comprensione e il passaggio dal tavolo da gioco allo schermo.

La partita inizia con la consegna delle carte da parte del dealer, che affiderà a se stesso due carte (una scoperta ed una coperta). Il compito dei giocatori è quello di raggiungere un punteggio superiore a quello del dealer, però mai superiore al numero 21.

Questo è quello che succede nella variante del blackjack conosciuta con il nome di Atlantic City (la più famosa e la più sfruttata), ma esistono anche versioni leggermente diverse dove il valore dei singoli punteggi cambia leggermente.

Dopo la consegna iniziale delle carte, i giocatori possono scegliere se mantenere la singola carta (Stand), oppure chiedere una nuova carta (Hit). La scelta varia di volta in volta, a seconda del punteggio raggiunto e del desidero di rischio del giocatore stesso.

Il livello di adrenalina resta alto per tutta la durata della partita e per tutte quelle successive, perché il giocatore deve mantenere viva la propria concentrazione e restare attento a tutte le carte che escono. Per questo, il blackjack è riuscito a mantenere fissa l’attenzione degli appassionati nel corso degli anni, senza mai perdere il proprio potere attrattivo.

Com’è nato il Blackjack

 blackjack

Come promesso, spostiamoci indietro nel tempo e cerchiamo di capire insieme quando è nato il blackjack e chi è il vero responsabile della sua creazione.

Le origini del blackjack sembrano risalire all’Europa del XVII secolo, con l’esperienza dei nobili francesi che sedevano nei salotti per giocare a “vingt-et-un” (tradotto come “ventuno”).

Nel corso degli anni sono nate diverse varianti del vingt-et-un, con caratteristiche diverse per ciascuna città di diffusione. Miguel de Cervantes, famoso scrittore spagnolo, racconta la storia di un suo amico che conosceva bene il gioco del “veintiuna”, altra probabile variante del blackjack.

Allo stesso modo, i giocatori italiani conoscevano il “sette e mezzo”, un gioco dalle regole decisamente simili a quelle del moderno blackjack. L’elemento che accomuna tutti questi giochi è la regola del ventuno, l’indicazione secondo cui chi raggiunge un punteggio superiore a 21 punti finisce col perdere la partita.

Il Novecento ha poi portato alla rapida diffusione del gioco del blackjack, che è arrivato a catturare l’attenzione di tutta l’Europa e dei paesi esteri. Il nome scelto nasce da una regola del gioco, secondo cui i giocatori potevano decuplicare la loro puntata se le prime due carte ottenute corrispondevano ad un asso e un jack di picche (un jack nero —> blackjack).

Perché si contano le carte?

Il gioco del blackjack è diventato famoso negli anni per il gran numero di sperimentazioni sui metodi di vincita. Primo fra tutti, la tecnica del “contare le carte”, l’attenta osservazione delle carte già uscite per provare a ragionare su quelle che il dealer potrebbe estrarre dal mazzo.

La storia del conteggio delle carte è più complicata di quello che potrebbe sembrare, connessa alla figura di Edward Thorpe, un giovane matematico vissuto negli anni ’60. Thorpe è stato il primo ad utilizzare il computer come strumento per analizzare le distribuzioni delle carte nelle diverse partite di blackjack, riuscendo addirittura a sviluppare un metodo per assicurare la vincita. Questo stesso metodo, tuttora molto conosciuto, prende il nome di “strategia di base del blackjack”.

Thorpe diede il via ad un vero e proprio studio dei metodi più funzionali per il conteggio delle carte, spingendo sempre più persone a testare le proprie abilità. Tra gli anni ’80 e ’90, un gruppo di giovani del Massachusetts Institute of Technology Blackjack mise in pratica la strategia di Thorpe e aggiunse nuove interessanti teorie a quelle proposte dal matematico.

La ricerca del team di lavoro divenne talmente famosa da portare all’intervento dei casinò, che videro la ricerca come una violazione non scritta delle regole del blackjack. I casinò si trovarono ad essere costretti a cambiare parte delle regole per evitare che nuovi giocatori approfittassero delle strategie diffuse dai matematici, trasformando il gioco nella sua versione attuale.

La fama del blackjack

Il blackjack è riuscito ad adattarsi al trascorrere del tempo, mantenendo immutata la propria fama.

Nel mondo dei casinò digitali, dove i bonus fanno da padroni nel processo di guida del pubblico, il gioco continua ad avere successo. L’ultima introduzione dei casinò live permette di avvicinare ancora più giocatori e aumentare il numero di partite.

Chi sceglie di connettersi alle partite live ha la possibilità di sperimentare un’esperienza di gioco completamente nuova. Pur collegandosi a distanza, può gestire la partita in diretta e assistere alla consegna delle carte all’interno di un vero casinò dotato di un vero croupier. I suoni tipici del casinò accompagnano le partite, rendendo il tutto ancora più realistico.

Questa capacità innata di cambiare ed evolversi rende il blackjack estremamente affascinante e fa in modo che resti impresso nella mente dei giocatori anche a distanza di anni.

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