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Biancofiore sulla Diplomazia Economica

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Gerardo Biancofiore


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‘Con missioni ANCE stiamo internazionalizzando PMI del settore costruzioni’

Riceviamo e pubblichiamo.

Il Presidente del Comitato estero PMI dell’Associazione costruttori riconosce i passi in avanti della diplomazia economica a margine della conferenzaQuanto vale la diplomazia economica italiana svoltasi il 31 gennaio in Confindustria alla presenza del Ministro degli Esteri Angelino Alfano e del Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.

I dati emersi oggi dimostrano che anche in Italia la diplomazia economica ha fatto considerevoli passi in avanti, grazie a un approccio più pragmatico e meno formale alle istanze, alle esigenze e alle problematiche poste dalle imprese che si affacciano sui mercati esteri

ha dichiarato il Presidente Comitato Estero PMI dell’ANCE, Gerardo Biancofiore a margine della conferenza “Quanto vale la diplomazia economica italiana – L’impatto economico del sostegno della Farnesina alle imprese italiane” svoltasi il 31 gennaio a Roma in Confindustria e alla quale sono intervenuti tra gli altri il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano e il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.

Evidenzia Biancofiore:

In questo scenario l’ANCE si è fortemente impegnata per promuovere e condividere azioni di sistema, finalizzate ad aprire i mercati internazionali anche alle piccole e medie imprese del settore costruzioni. Avevamo dalla nostra l’alta qualificazione di professionalità e competenze presenti nelle imprese iscritte e la loro attenzione costante al rinnovamento tecnologico. Come ANCE abbiamo aggiunto soprattutto la capacità aggregativa, le missioni oltre confine in paesi target accuratamente selezionati, la sinergia con organismi come Simest e Sace e con il mondo del credito e della finanza.

I risultati, come sottolinea il Presidente del Comitato estero PMI ANCE, non sono mancati.

Agendo in filiera, operando all’estero con pacchetti d’offerta sempre più sofisticati, abbiamo più che raddoppiato l’incidenza estero sul fatturato delle nostre aziende. Anche quelle con non più di 50 dipendenti, quando riescono a varcare i confini nazionali, non lo fanno più episodicamente. Nel 2004 la quota estero sul fatturato era poco più dell’8%, dieci anni dopo sfiorava il 42%. C’è ancora margine per ulteriori considerevoli incrementi.
Allo stesso tempo, tuttavia, dovremo recuperare posizioni sul mercato interno, nell’auspicio che i timidi segnali di ripresa in atto si consolidino nei prossimi mesi.
L’ANCE affiancherà le imprese per conseguire entrambi gli obiettivi indicati.

Quanto vale la diplomazia economica italiana?

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