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‘Ass’ ‘e marzo’ a Sala Assoli

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'Ass' 'e marzo' - foto Giovanni D'Angelo


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In scena dal 6 al 7 marzo a Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Marzo è il mese della legalità: in Campania si ricordano le vittime innocenti delle mafie e Don Peppe Diana, trucidato 26 anni fa dalla camorra. Il mese di marzo di Sala Assoli, teatro napoletano di Casa del Contemporaneo, comincia proprio dal prete – scout e scrittore.

Venerdì 6 e sabato 7 marzo, ore 20:30, per la rassegna ‘Fuori Controllo’ va in scena ‘Ass’ ‘e marzo’, un racconto per immagini intessute di parole intorno alla vita di don Peppe Diana scritto da Gina Oliva e Giovanni Granatina, interpretato da Salvatore Veneruso e diretto da Giovanni Granatina.

A produrre il lavoro è il Nostos Teatro che ad Aversa (CE) da anni gestisce una scuola di teatro e organizza una serie di iniziative con le scuole, in un territorio che è Terra dei fuochi.

Chiunque sia vissuto negli anni ’90 in quell’area ha ben fisse in mente, direttamente o di riflesso, le tracce della storia di don Peppe. Uomo e religioso spesso ai limiti del politicamente corretto per il suo stile fuori dagli schemi, per i suoi modi spesso sopra le righe.

Spiega la Compagnia:

La nostra indagine è partita con il supporto dell’associazione Libera – Nomi e numeri contro le mafie e lo sprone del Comitato Don Peppe Diana. Ci siamo catapultati nei luoghi e nei giorni di don Peppe Diana nel tentativo di ricostruirne la storia nella sua autenticità, lontano dalle mistificazioni o dalle edulcorazioni post mortem.

A guidarci gli echi della nostra infanzia, quando l’assassinio di don Peppe fu un boato nelle vite di tutti, e una necessità di ricostruire tutti i tasselli di una storia che sentivamo non abbastanza esplorata e non ancora esaurita.

Così abbiamo girovagato per i paesi dell’agro aversano a raccogliere tutte le testimonianze possibili, quelle pro e quelle contro. Abbiamo abbandonato ogni ipotesi personale e siamo rimasti semplicemente ad ascoltare a lungo.

Pian piano, assieme alla storia dell’uomo è venuta alla luce la storia della nostra terra; tassello dopo tassello ci sono apparse chiare tutte le dinamiche malavitose su cui si reggevano quegli anni, e quindi i loro prolungamenti e le loro evoluzioni nella storia attuale.

Queste testimonianze sono diventate amalgama per il nostro spettacolo, il teatro lo strumento per dargli forma ed espressione.
Un racconto per immagini, dicevamo, in cui si fa uso di simbologie strettamente legate al background in cui la storia si svolge.

Il titolo ‘Ass ‘e marzo’ è un gioco di parole che unisce marzo, mese dell’assassinio di Don Peppe Diana, all’‘Ass ‘e mazz’, ovvero tressette a perdere, il gioco di carte per eccellenza dei circoli ricreativi in cui si riunivano gran parte degli affiliati alla malavita e che spesso si trasformavano in teatro di esecuzioni spettacolari, modello Far West.

Al centro del palco un’impalcatura di tubi innocenti simbolo delle grandi imprese edili, forma eletta del controllo camorristico in quegli anni, diventerà ora l’intimo focolare di madre Iolanda, ora l’altare di madre Camorra, divinità pagana solenne e diabolica che racchiude in sé tutte le ambiguità dei cerimoniali religiosi di queste terre. Intorno le voci e le ingiurie della piazza, i giochi di potere dei clan. Quattro i punti cardinali della storia: l’uomo don Peppe Diana, lo Stato, la Camorra, la Chiesa.

Rassegna ‘Fuori Controllo’
‘Ass’ ‘e marzo’
Dedicato a don Peppe Diana
di Gina Oliva e Giovanni Granatina
con Salvatore Veneruso
regia di Giovanni Granatina
supervisione alla regia Dimitri Tetta
scene e costumi Gina Oliva
disegno luci Dimitri Tetta e Giovanni Granatina
in collaborazione con Comitato Don Peppe Diana e Libera – Associazioni, Nomi e Numeri Contro Le Mafie
foto Giovanni D’Angelo
Produzione Nostos Teatro

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