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‘Zappatore’ al Teatro Trianon Viviani

1991
Zappatore


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In scena a Napoli dal 4 all’8 gennaio

Riceviamo e pubblichiamo.

Il Teatro Trianon Viviani di Napoli presenta dal 4 all’8 gennaio ‘Zappatore’, sceneggiata in 3 atti e 4 quadri di Enzo Vitale tratta dalla canzone omonima di Libero Bovio e Ferdinando Albano in omaggio al re Mario Merola nel decennale della scomparsa, con Francesco Merola
e con la partecipazione straordinaria di Gianni Fiorellino, con Gina Perna e Massimo Salvetti. Scene e regia Bruno Garofalo.

‘Zappatore’
Teatro Trianon Viviani
Piazza Vincenzo Calenda, 9, Napoli

Date e orari:
mercoledì 4 gennaio ore 17:30
giovedì 5 gennaio ore 21:00
venerdì 6 gennaio ore 21:00
sabato 7 gennaio ore 21:00
domenica 8 gennaio ore 18:00

Note di regia
Questa nota, che dovrebbe essere di “regia” mi è sfuggita dalle mani: quello che ho cercato di mettere in scena preferisco si veda, è difficile parlarne tecnicamente, questa nota è scaturita direttamente dal cuore.
Da ragazzo, la mia curiosità e un’abbondante dose di irrequietezza mi portava a esplorare in particolare qualunque attività della mia città riguardante il mondo dello spettacolo.
Prima di avvicinarmi al teatro considerato “classico”, che aveva una stabile attività nel teatro Mercadante, ero particolarmente attratto da quelle forme di spettacolo considerate minori e popolari, in quelle manifestazioni riconoscevo e trovavo la vera essenza di un temperamento, scoprivo i sentimenti, mi divertivano i modi particolarmente ironici e dissacranti dei comici… Quando marinavo la scuola, frequentavo le mattinate del salone Margherita. Quando mi andava di allontanarmi dal mio quartiere mi allungavo fino alla Ferrovia, e mi godevo i drammi musicali in scena al teatro Duemila.
Tra gli anni ‘60 e ‘70, vi agiva la compagnia di Enzo Vitale. Mi piacevano quei tratti di recitazione grossolana ma sentita e viscerale, quegli scoppi di musica provenienti dalla buca, prodotti da piccole orchestre di quattro, massimo cinque elementi, che con energia sottolineavano, commentavano i momenti più forti e accompagnavano canzoni sempre dai contenuti forti e coinvolgenti. Ho sempre guardato alla sceneggiata come a un’origine ancestrale della mia passione per il teatro. Quando poi intrapresi i miei studî scenografici, avevo sempre presente quelle povere scene di carta illuminate da sgangherate ribalte colorate. Di quella prima conoscenza con la scenografia conservavo il dato più profondo e forse meno evidente… la poesia di quelle pitture naïves, che però rendevano perfettamente l’idea, quasi come quei disegni dei bimbi che riducono all’essenziale i contenuti, specchio di fantasia e sentimenti elementari quanto profondi.
La proposta del direttore artistico del rinato Trianon Viviani, mi ha colto di sorpresa e mi ha sùbito coinvolto, affascinato. Dopo tanti anni, ritrovavo uno dei miei ricordi più sentiti e magicamente si rinnovavano quelle emozioni ormai dimenticate! E poi quale titolo più emblematico e coinvolgente se non Zappatore, la pietra miliare del genere, scritta nel 1929 da Raffaele Chiurazzi e ispirata all’omonima canzone di Bovio e Albano!
La versione che mi è stata proposta è quella curata da Enzo Vitale, che negli anni ’60 si esibiva con la sua compagnia stabile proprio al Duemila, quest’opera ha avuto tanti interpreti, ma chi l’ha fatta sua totalmente, artisticamente e visceralmente è stato Merola! Mario Merola che ha rilanciato il genere e che ha legato indissolubilmente nel tempo e nella storia, questo titolo al suo nome.
Ed è a lui che questo spettacolo è dedicato, nel decennale della sua comparsa, un sentito omaggio da parte di chi lo ha conosciuto, seguito, amato, e da chi questo spettacolo vedrà per la prima volta, perché assistere a Zappatore sarà un po’ come far rivivere Merola ogni volta che si alzerà il sipario, poiché nell’essenza di questo lavoro c’è la somma dei sentimenti, della personalità, dei tratti del grande Artista scomparso, grazie anche alla presenza di un nuovo protagonista, il figlio Francesco, nel quale in maniera impressionante e assolutamente naturale, la forza espressiva di Mario si rinnova quasi senza soluzione di continuità. Questa canzone e questo dramma sembrano quasi scritte per lui… il mondo e la storia a volte sono ispirati da strane magie… Bovio e Albano l’hanno scritta per lui.
Bruno Garofalo

Personaggi e interpreti
zi’ Francisco: Francesco Merola
Filomena: Lina Santoro
Mario: Gianni Fiorellino
Fasulillo: Massimo Salvetti
Stella: contadina Gina Perna
Gesummina: contadina Valentina Nicolella
Elvira: Tiziana De Giacomo
Liliana: Rossella Amato
Genoveffa: Marianna Liguori
Otello: Diego Macario
Ettore: Gennaro Monti
Andrea ‘o Parzunale: Antoine
Carmelina, sua sorella: Rossella De Blasi

Pianoforte e direzione musicale Gennaro Carbone. Batteria Alfonso Pone. Chitarra Emanuele La Rosa. Basso Pietropaolo Veltre. Consulenza artistica Nino D’Angelo.
Arrangiamenti Enzo Campagnoli. Costumi Mariagrazia Nicotra. Movimenti coreografici Enzo Castaldo. Luci Gianluca Sacco. Audio Daniele Chessa. Regista assistente Gennaro Monti. Assistente alla regia Sonia De Rosa. Direzione dell’allestimento Luciano Quagliozzi. Fotografo di scena Andrea Falasconi. Amministrazione Daniela Riccio. Ufficio stampa Paolo Animato. Scene e regia Bruno Garofalo.

Per maggiori informazioni sullo spettacolo: Zappatore

Zappatore foto di Andrea Falasconi
Zappatore – foto di Andrea Falasconi
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