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Yemen: UE chiede rilascio di tutti i detenuti

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L’Unione europea ha accolto con favore l’accordo sullo scambio di prigionieri nello Yemen

La missione dell’UE in Yemen ha accolto con favore la cessione di detenuti concordata dal governo legittimo e dagli Houthi. In una nota sul proprio profilo Twitter, la missione ha chiesto il rilascio di tutti i prigionieri e di costruire la via per raggiungere la pace nel Paese.

Dopo dieci giorni di discussioni organizzate sotto l’egida delle Nazioni Unite e del Comitato internazionale della Croce Rossa, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra l’inviato delle Nazioni Unite in Yemen, Hans Grundberg, ha annunciato:

Sono lieto di informarvi che i due le parti hanno concordato un piano per il rilascio di 887 detenuti.

Ha aggiunto che i partecipanti hanno deciso di incontrarsi di nuovo a metà maggio per discutere di un nuovo scambio di prigionieri.

Majed Fadel, un membro della delegazione negoziale del governo, ha affermato che gli Houthi rilasceranno l’ex Ministro della Difesa Maggiore Generale Mahmoud al-Subaihi e che potrebbero scarcerare anche i quattro giornalisti condannati a morte e i figli di un certo numero di leader del governo yemenita.

Questo mese, a Berna, sono iniziati negoziati tra i rappresentanti del governo yemenita e gli Houthi, sotto la supervisione delle Nazioni Unite e del Comitato internazionale della Croce Rossa

Grundberg ha asserito:

Con l’avvicinarsi del mese di Ramadan, esorto entrambe le parti a rispettare gli impegni presi, non solo l’una con l’altra, ma anche con le migliaia di famiglie yemenite che aspettano da tempo di incontrare i loro parenti.

L’ultimo scambio di prigionieri è avvenuto nell’ottobre 2020, quando, secondo la Croce Rossa, più di 1.050 prigionieri sono stati rilasciati e riportati nelle loro regioni o Paesi.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.