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Venezuela. Povertà e ondata migratoria

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Bolivar, valuta del Venezuela


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Il bolivar in circolazione senza potere di acquisto per la forte inflazione affiancato dal dollaro USA

Vero che in Venezuela il prezzo di vendita della benzina è da fantascienza per noi italiani, perché 0,50 dollari USA, circa il valore dell’euro, sono davvero inimmaginabili, ma parlando di costi, per i viaggiatori che si recano nel Paese dell’America Meridionale, è opportuno una considerazione sul complesso sistema valutario.

Innanzitutto, sono in circolazione due valute: il bolivar (VES), localmente abbreviato BsS, la principale, emessa dal Banco Central de Venezuela, e il dollaro USA.

Qualsiasi punto vendita, che sia centro commerciale, negozio o mercato rionale, emetterà uno scontrino in bolivar. Se si intende poi pagare in dollari, il cassiere o l’esercente del punto vendita, converte l’importo da pagare al controvalore in dollari e il gioco è fatto. Non è necessario recarsi allo sportello di cambio. I prezzi di vendita nei centri commerciali sono espressi quasi ovunque in ambedue le valute.

Molto importante che i viaggiatori abbiano con sé un fondo di dollari in contanti e una scheda ricaricabile con valuta del proprio Paese sulla quale addebitare gli acquisti eseguiti in Venezuela. Ovunque sono accettate le carte di credito VISA e il circuito MasterCard.

Il bolivar venezuelano circola solo su carta moneta e in due versioni: una fuori corso, non più stampata ma ancora in uso, in tagli da centinaia di migliaia e milioni, come quelle da 500.000,00 e 1.000.000,00. Ciò in seguito all’iperinflazione del 2019 che ha toccato il 9.585,5%.

Una seconda in corso che, per ovviare al problema di banconote di enorme taglio, ha diviso per 1.000.000 la precedente, abbattendo sei zeri dalle banconote.

Con 2.000.000,00 di Bolivar fuori corso, l’equivalente in dollari è di circa 0,10$.

Al 06/01/2023 al valore (VES) di 18,5673 per 1 $, corrispondono:

Banconota (VES) ante 2018 -5 zeri Controvalore in $ US
500.000,00 0,5 0,027
500.000,00 0,5 0,027
1.000.000,00 1 0,054
Totale controvalore in $ US 0,108

Stime dell’Osservatorio finanziario venezuelano, gruppo di economisti indipendenti, riportano che a dicembre 2022, rispetto a novembre i prezzi al consumo sono aumentati del 37,2%.

La Banca centrale a ottobre ha comunicato che l’inflazione annuale aveva raggiunto il 155%, uno dei tassi più alti a livello globale. Da allora non ha più rilasciato dati ufficiali sui prezzi al consumo.

Tuttavia, considerando che il dollaro al momento, rileva un andamento in crescita, il pagamento di un acquisto in Bolivar al controvalore di dollari, che equivale a circa l’importo in euro che sarà addebitato sul C/C italiano, è vantaggioso.

Ad esempio, per un acquisto da 1.200,00 bolivar di viveri e bevande eseguito settimanalmente, nella tabella che segue è indicata la variazione della relativa quotazione applicata dal Banco Central de Venezuela e il controvalore in dollari:

Data quanti (VES) per 1 $ $ per 1.200,00 (VES) spesi
06.01.2023 18,5673 64,63
30.12.2022 17,4453 68,79
23.12.2022 16,5249 72,62
16.12.2022 15,7274 76,30
09.12.2022 14,0898 85,17

Pertanto, per un acquisto di 1.200,00 Bolivar eseguito il 9 dicembre scorso, il 6 gennaio 2023 si ha un minor costo di 20,54$ al controvalore del giorno.

Esiste un percorso Parallelo al cambio di 1$, per circa 2 bolivar rispetto alla quotazione del Banco Central de Venezuela ai valori della precedente tabella. Non è applicato da nessun esercizio commerciale.

La situazione è diversa per i venezuelani, che sono retribuiti in bolivar e devono acquistare dollari con forti incrementi di cambio. Per comprare cibo per 100$, il 6 gennaio 2023 sono necessari 448,25 bolivar in più rispetto al 9 dicembre.

Data quanti $ per 1 (VES) (VES) per 100 $ spesi
06.01.2023 0,05379 1.859,08
30.12.2022 0,05725 1.746,72
23.12.2022 0,06044 1.654,53
16.12.2022 0,06350 1.574,80
09.12.2022 0,07088 1.410,84

La situazione del Paese appare complessa, caratterizzata da una crisi umanitaria molto diffusa. Il 2022 rileva una povertà totale dell’81,5% di cui il 53,3% in povertà estrema.

Lo stipendio medio è di circa 30$. Per acquistare cibo, una famiglia di 5 persone, considerato nucleo base per il consumo del paniere giornaliero, al minimo di alimenti come evidenziato in tabella sostiene un costo di 16,80$:

Spesa  
Acqua (bottiglia da 1,5L) 1,25 $
Arance (1kg) 1,40 $
Banane (1kg) 1,05 $
Birra d’Importazione (bottiglia da 0,33L) 2,00 $
Birra nazionale (bottiglia da 0,5L) 1,25 $
Bottiglia di vino (livello medio) 7,00 $
Cipolle (1kg) 1,75 $
Filetti di pollo (1 kg) 5,60 $
Filone di pane bianco fresco (500g) 2,15 $
Formaggio locale (1kg) 4,60 $
Girello di Manzo (1kg) (o carne rossa equivalente) 6,10 $
Latte (normale), (1L) 1,80 $
Lattuga (1 cespo) 1,10 $
Mele (1kg) 4,40 $
Patate (1kg) 1,45 $
Pomodori (1kg) 3,80 $
Riso (bianco), (1kg) 1,20 $
Uova (normali) (12) 2,15 $
Costo per approvvigionamento minimo 16,80

Con un reddito di 30$ mensili si può quindi contare su acquisto di cibo per circa 1,8 giorni.

Poiché 16,80$ corrispondono ad una spesa giornaliera di 9,33$ US, il costo annuo equivale a 3.405,45$, che al mese sono 283,79$. Di conseguenza ad una famiglia di 5 persone con un solo reddito da 30$ US, occorrono circa 9,5 mesi di lavoro per mangiare 1 mese intero.

Per sopravvivere alla povertà, chi ha famigliari emigrati verso Paesi stranieri a miglior reddito può contare sul loro aiuto economico. Altrimenti svolge attività occasionali.

Una ricerca condotta nel 2017 dalla Universidad Catòlica Andrès Bello di Caracas, rileva che i venezuelani mangiano meno:

… il 90% dei venezuelani afferma che il reddito non è sufficiente per comprare cibo… circa 8,2 milioni di venezuelani mangiano due o meno pasti al giorno e i pasti che consumano sono di scarsa qualità.

Secondo la ricerca, la colazione è il pasto più mancato… pochissimi spuntini… 9 venezuelani su 10 non possono permettersi il cibo quotidiano… la dieta si concentra su riso, mais, farina di grano e tuberi e la varietà delle verdure disponibili nel 2016 è stata significativamente ridotta nel 2017.

Inoltre, 6 venezuelani su 10 hanno perso circa 11 chilogrammi di peso nell’ultimo anno a causa della fame.
http://w2.ucab.edu.ve/noticia-10-10259/articles/encovi-87-de-los-hogares-se-encuentran-en-condicion-de-pobreza-de-ingreso.html

Dall’indagine sulle condizioni di vita già citata, risulta che la popolazione venezuelana stimata al 2022 è di 28,3 milioni di persone. Tuttavia la numerosità potrebbe essere ulteriormente ridotta considerando la forte ondata migratoria che nel periodo 2015 – 2022 ha raggiunto 6.110.000 persone, come anche dall’incremento della mortalità e dal deficit di nascite.

La migrazione…

È un fatto globale, esiste da sempre, comune a tutti gli esseri viventi del pianeta, che si muovono su un territorio complessivo, abbattendo il significato dei confini tracciati sulle carte geografiche.

La carenza di risorse, la fame, il bisogno di sopravvivenza giustificano che milioni di persone migrino verso luoghi non sempre vicini, perché la distanza dipende dalla ritrovata condizione di sopravvivenza in grado di arrestare e non per sempre, le ondate migratorie. La questione è antropologica, seppur oggi indossi gli abiti dell’economia politica.

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Autore Adriano Cerardi

Adriano Cerardi, esperto di sistemi informatici, consultant manager e program manager. Esperto di analisi di processo e analisi delle performance per la misurazione e controllo del feedback per l’ottimizzazione del Customer Service e della qualità del servizio. Ha ricoperto incarichi presso primarie multinazionali in vari Paesi europei e del mondo, tra cui Algeria, Sud Africa, USA, Israele. Ha seguito un percorso di formazione al Giornalismo e ha curato la pubblicazione di inchieste sulla condizione sociale e tecnologia dell'informazione.