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Un teatro poco… Augusteo

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Teatro Augusteo di Napoli


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Il lungo iter di un negato accredito

Che in occasione di eventi di pubblica rilevanza le testate facciano richiesta di accredito per poter raccontare ai propri lettori quanto accade è prassi consolidata.

Non importa che si tratti di una competizione sportiva, di una fiera o di una rappresentazione teatrale, come nel nostro caso.

Di solito, quando le richieste siano molte, in occasioni particolarmente importanti, è ovvio che l’organizzazione non possa accontentare tutti.

Sempre di solito, però, dall’altra parte c’è chiarezza e rispetto.

In fondo, chi scrive, oltre ovviamente a fare il proprio lavoro, dà visibilità a quello che racconta, quindi siamo abituati a proficui rapporti di collaborazione con tantissimi uffici stampa.

Evidentemente ciò non vale in tutti i casi.
Ma andiamo per ordine. A fine settembre nel cartellone vediamo una rappresentazione che ci interessa particolarmente, per correttezza non diciamo quale. Come nostro solito, facciamo richiesta formale di accredito, via mail, a nome del direttore responsabile di quello che è un quotidiano regolarmente registrato presso il tribunale di Napoli. Precisiamo anche che non ci interessa la serata della prima, va bene qualsiasi data di cartello. La buona abitudine di conservare anche la nostra corrispondenza elettronica ci fa datare il messaggio al 22 settembre.

Passano diversi giorni, non avendo nessun riscontro contattiamo il teatro direttamente. Ci dicono di far riferimento alla sig.ra Caccavale. Siamo soliti occuparci di teatro e il nome immediatamente ci conforta, non sapevamo di sbagliarci clamorosamente.

Tralasciando il fatto che sia particolarmente difficile contattare la sig.ra in questione, spesso irreperibile, riusciamo a parlare con lei diverse volte. Modi spicci, quasi bruschi, a volte al limite dell’infastidita. Nei diversi colloqui ci continua a ripetere che è presto. Di provare, a inizio o fine settimana, poi, infine, quando la rappresentazione sarà lanciata al botteghino.

Nessuna possibilità di dare il nome della testata, perché si possa essere inclusi, o almeno di provarci.

Monitoriamo il sito del teatro, finalmente troviamo in vendita i biglietti per l’evento che ci interessa.

Fiduciosi chiamiamo la sig.ra Caccavale che, con modi ancora più bruschi del solito, ci dice che non siamo presenti nella lista delle testate accreditate. Proviamo a spiegare che avevamo scritto con largo anticipo, che non ci interessa la prima. Niente da fare, la sig.ra aggancia.

Sono decenni che scriviamo, che ci occupiamo di comunicazione, di uffici stampa, ma sinceramente non avevamo mai visto nulla del genere.
Lo ripetiamo, che possa non essere concesso un accredito ci sta tutto, ma visto che di norma lavoriamo con professionisti, siano addetti stampa, attori, politici, personaggi pubblici, i nostri rapporti sono improntati alla cordialità.

Avremmo preferito, ovviamente, che ci fosse detto subito che non c’era nessuna intenzione o possibilità di concedere accredito, avemmo risparmiato tempo e ringraziato di cuore.

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Autore Pietro Riccio

Pietro Riccio, esperto e docente di comunicazione, marketing ed informatica, giornalista pubblicista, scrittore. Direttore Responsabile del quotidiano online Ex Partibus, ha pubblicato l'opera di narrativa "Eternità diverse", editore Vittorio Pironti, e il saggio "L'infinita metafisica corrispondenza degli opposti", Prospero editore.