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Tra ombre e luce: ‘Dimmi di che colore è la notte’

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Tra ombre e luce: 'Dimmi di che colore è la notte'


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La raccolta di poesia di Annarita Camardella presentata alla libreria IoCiSto di Napoli

Alla presenza di un nutrito pubblico di lettori, studiosi e appassionati del settore, si è tenuta venerdì 13 settembre, presso la libreria IoCiSto, via Cimarosa, 20 – piazza Fuga, Napoli, la presentazione della raccolta di poesie ‘Dimmi di che colore è la notte’ di Annarita Camardella, per Gnasso Editore.

Relatore dell’incontro il prof. Giampaolo Graziano, accompagnato dall’ing. Bruno Russo, giornalista tra le altre testate de ‘Il Roma’, con interventi della dott.ssa Alessandra Maugeri, traduttrice, del prof. Matteo D’Ambrosio, già docente di storia della critica letteraria presso l’Università di Napoli Federico II, e della docente dott.ssa Imma Amore.

Giampaolo Graziano ha aperto l’incontro soffermandosi in particolar modo sulla vicenda editoriale del libro che lo vede essere un diario in continuo mutamento in cui pagine ancora bianche attendono nuovi scorci di vita e sulla sua genesi come percorso poetico privato di esplorazione della complessità del sentimento e come auto-educazione sentimentale.

Graziano ha poi continuato analizzando il titolo della raccolta in cui domanda, colore e oscurità rendono il libro elemento duale all’interno di uno scambio vicendevole di variazioni polari, esplicitate anche nelle sezioni in cui è diviso e che creano un movimento circolare e ininterrotto tra lo spazio e il tempo. Un dialogo a due, continuo ma senza risposte.

Si è poi proseguiti sui luoghi e le atmosfere di quell’Europa del nord continentale dove l’autrice ha vissuto diversi anni della propria vita.
Il docente ha quindi analizzato la lingua e lo stile da cui si evincono una ricerca della misura con la contrazione dell’andamento strofico, una prevalenza lessicale nei primi versi e la particolare posizione postposta che assume il verbo.

Tre le poesie lette per l’occasione: ‘L’ultimo stadio dell’amore è mentire’, scelta dalla dott.ssa Maugeri nel contesto dell’esame di fenomeni di corrispondenza tra tipologie fonetico – ritmiche e l’empatia indotta nel lettore. Tale poesia presenta, infatti, un ritmo particolarmente incalzante, determinato dalle ripetizioni lessicali e fonetiche, poi interrotto, anche graficamente, dalla parola “silenzio”, con epilogo finale più disteso, discorsivo, corrispondente a resa e rassegnazione.

L’ing. Bruno Russo ha esaminato, attraverso le poesie ‘Bruxelles’ e altre dagli incipit ‘Al punto in cui rimasero le nostre vite’, ‘Tu eri sole’, ‘Mi ricordo di noi come in sogno’, sulle atmosfere nordiche evocate dai luoghi Bruxelles, Parigi e i college inglesi, espresse dalla luce fredda, dalla notte, dalla essenzialità della cifra stilistica dei versi in crescendo sempre più essenziali; sulle dinamiche ombra – luce, come attraversamento del dolore, ombra, ed epilogo salvifico, luce; sulla dinamica vocativo-sottrazione di risposta.

Il giornalista ha continuato rilevando la corrispondenza stilistica e tematica con alcune voci del panorama internazionale attuale, tra queste l’iraniana Zahra ‘Abdi con il suo primo romanzo ‘A Teheran le lumache fanno rumore’. Si è poi focalizzato sul contesto culturale odierno in cui si lamenta una carenza di comunicazione, bisogno invece assolto dallo strumento poetico, capace di spingersi a fondo in sentimenti e dinamiche di relazione.

Il prof. Matteo D’Ambrosio è inoltre intervenuto sulla precisione ed esattezza della parola: una tensione forse mai esauribile, ma motore di esercizio continuo nel verso; e sulla dimensione narrativa caratteristica di questa opera, dove il testo singolo non perde individualità, ma è richiamato e completato dai testi precedenti a successivi.

La dott.ssa Amore si è, invece, soffermata sull’esperienza del lettore come co-agente nell’edificazione del testo poetico, e sul fenomeno del superamento del possibile stallo indotto da “criticità di passaggio” ricorrenti nella vita di tutti, attraverso la dinamica, espressa dal libro, di attraversamento del buio con attiva vocazione alla luce.

L’autrice è intervenuta, infine, sul cantiere poetico come dimensione di conoscenza e affinamento dello strumento espressivo, e sulle dinamiche di influenza reciproca tra autore – lettore al fine di perfezionare l’aderenza della parola al contenuto espresso. Inoltre, ha anticipato che il libro costituisce il primo volume di una trilogia in fieri, che vedrà la luce in tempi brevi.

L’incontro è stato l’occasione di un confronto ormai raro, credo, nell’attuale panorama editoriale e culturale italiano.

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Autore Fabio Picolli

Fabio Picolli, nato a Napoli nel 1980, da sempre appassionato cultore della conoscenza, dall’araldica alle arti marziali, dalle scienze all’arte, dall’esoterismo alla storia. Laureato in ingegneria aerospaziale all'Università Federico II è impiegato in "Leonardo", ex Finmeccanica. Giornalista pubblicista. Il Viaggio? Beh, è un modo di essere, un modo di vivere!