La Regione organizzerà come capofila a Roma un corso di formazione
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
Ispettori della ASL più preparati sui rischi di infortunio in ambito ferroviario.
La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore al diritto alla salute Simone Bezzini ha approvato un progetto per la promozione della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori che riguarda la formazione del personale di vigilanza e ispezione delle aziende sanitarie locali.
Tra la fine di novembre e la prima metà di dicembre si svolgeranno a Roma la sesta e settima edizione di un corso, caratterizzato da un’importante successiva parte pratica che si terrà proprio nelle officine e stazioni ferroviarie.
Fino ad oggi sono stati già formati 120 operatori, tra tecnici di prevenzione, medici del lavoro e ingegneri e prosegue l’attività formativa per la parte pratica, sul campo, in collaborazione con RFI e Trenitalia.
Solo di recente è stata chiarita la competenza delle ASL per per la vigilanza nel settore ferroviario: un settore oltretutto caratterizzato da norme tecniche specifiche ancora non ‘armonizzate’ con il testo unico sulla sicurezza sul lavoro.
A questo si aggiunge la complicazione di identificare a volte indici infortunistici realistici, considerato il significativo ricorso all’esternalizzazione dei lavori di manutenzione a imprese non direttamente ascrivibili al settore ferroviario sulla base dei codici di classificazione dell’attività economica.
Il corso di formazione, promosso dalla Toscana, in quanto capofila, in seno alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, aiuterà a superare queste criticità specializzando operatori delle ASL di regioni diverse e fornendo loro strumenti conoscitivi e competenze specifiche per intervenire in modo efficace ed appropriato anche in questo settore. Collaborano all’iniziativa INAIL Dimeila e l’Università Carlo Bo di Urbino.
Sottolinea il Presidente della Giunta regionale, Eugenio Giani:
La sicurezza sul lavoro è una priorità assoluta per la Regione Toscana. Servono vigilanza, e dunque personale preparato e in numero adeguato, e prevenzione.
Commenta l’Assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini:
Con questo progetto vogliamo rafforzare ulteriormente l’impegno nella tutela delle lavoratrici e dei lavoratori nel settore ferroviario, un ambito che richiede un intervento non più rinviabile.
C’è la necessità di una specializzazione e di una formazione continua. Questo può essere il punto di partenza per creare una comunità di buone pratiche da diffondere per accrescere le competenze dei professionisti della prevenzione di tutte le regioni e, dunque, per una maggiore sicurezza per i lavoratori.