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Rinnovo Consiglio Pari Opportunità Lombardia, dichiarazione Presidente

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Letizia Caccavale


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Letizia Caccavale: ‘La parità formale è acquisita, ma molto ancora bisogna fare per realizzare un’uguaglianza di fatto’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Oggi, grazie ai vari interventi legislativi locali, nazionali ed europei, l’eguaglianza formale dovrebbe essere raggiunta in tutti i settori della vita, sia privata che pubblica, ma l’eguaglianza ‘di fatto’ resta ancora un obiettivo da raggiungere.

Non si può, infatti, non constatare la persistenza di una discriminazione di genere a livello occupazionale e una scarsa presenza femminile ai vertici delle Istituzioni, che evidenzia come ci sia ancora molto da fare.

Ad esempio, non è più accettabile che una donna rientri al lavoro dopo una maternità e si veda costretta ad affrontare situazioni discriminatorie, quando non un vero e proprio mobbing, che, in molti casi, costringe le lavoratrici madri a licenziarsi.

È quanto ha sottolineato Letizia Caccavale, neo eletta Presidente del Consiglio per le Pari Opportunità, nel corso del suo primo intervento in conclusione della seduta di insediamento dell’Organismo che ha il compito per la Regione di valutare l’applicazione di norme antidiscriminatorie e di promuovere le pari opportunità attraverso proposte e iniziative a Giunta e Consiglio regionale.

Ha aggiunto la Presidente, illustrando anche un elenco di proposte concrete specifiche:

Un tema sul quale focalizzarsi sarà quello della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e quindi sull’organizzazione sociale.

A cosa mi riferisco? Per esempio ad incentivi alle aziende che mostrino flessibilità nei confronti delle lavoratrici madri in termini di percorsi di implementazione del telelavoro, dello smart working e del lavoro part time, o di altre forme di collaborazione professionale, che meglio conciliano il lavoro con gli impegni familiari. Ma anche alla possibilità di riconoscere alle donne madri un numero di anni contributivi per ogni figlio avuto, ai fini del computo della pensione.

In questi giorni il Governo sta definendo la manovra finanziaria, nella quale si discute di una revisione dell’attuale legge pensionistica, in questo contesto auspichiamo e sosteniamo il rifinanziamento dell’Opzione Donna che permetterebbe di andare in pensione, con 35 anni di contributi e almeno 57 anni di età, a quelle donne che hanno lavorato una vita, avendo avuto anche la responsabilità di accudire figli e famiglia. Attenzione dovrà essere posta anche all’estensione dei diritti di tutela per le lavoratrici che esercitano la libera professione.

Infine, non possiamo non menzionare la piaga del femminicidio per la quale sarà importante proseguire la battaglia culturale e attuare con maggiore efficacia le misure di prevenzione già previste dalle leggi vigenti. Insomma il lavoro non ci mancherà, ma abbiamo energie ed entusiasmo per raggiungere risultati positivi.

La neo Presidente, eletta all’unanimità, ha ringraziato per la fiducia e l’incoraggiamento il Presidente della Regione Attilio Fontana, il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, il Vice Presidente della Regione Fabrizio Sala, i gruppi consiliari e le altre componenti del CPO, la Vice Presidente Francesca Zajczyk, Donata Bertazzi, Paola Macchi, Ilaria Nascimbene, Anna Maria Passaggio e Camilla Sartori, nonché Ombretta Colli, già Presidente dell’Organismo e i membri uscenti.

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