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Positano Teatro Festival 2018 – IX giornata

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'Juorno'


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Il 3 agosto in scena ‘Teatro che verrà’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Positano Teatro Festival.

Venerdì 3 agosto, alle 21,00, nell’ambito di Positano Teatro Festival – Premio Annibale Ruccello – XV Edizione, ritorna dopo qualche anno, la serata dedicata al ‘Teatro che verrà’, in cui sono in scena tre corti teatrali selezionati da Gerardo D’Andrea nel corso dell’ultima edizione de ‘I Corti della Formica‘.

Questi i titoli: ‘È solo una partita’ di Michele Baiano, regia Noemi Giulia Fabiano, ‘Juorne’, testo e regia Diego Sommaripa, ‘Acqua sporca’, testo e regia Bruno Barone, questi i titoli

‘È solo una partita’
di Michele Baiano
con Giuliano Casaburi e Chiara Esposito
regia Noemi Giulia Fabiano
Guerra e Pace sono forse i più vecchi nemici della storia umana e sicuramente quelli che hanno combattuto più aspramente nel corso dei secoli, ma cosa accadrebbe se dopo tanti anni di lunghe battaglie nessuno fosse riuscito a vincere, se nessuno dei due, giunta la fine dell’umanità, fosse riuscito a dominare sul mondo? Una partita a scacchi sarebbe un toccasana per i due rivali, mai nemici, in cerca di rivalsa l’uno sull’altra. Eppure, se la fine fosse imminente e non fossero sicuri di riuscire a “sopravvivere” all’umanità e finire così la partita, cosa sarebbero disposti a fare?

‘Juorne’
scritto e diretto da Diego Sommaripa
con Chiara Vitiello
È un trip viscerale e onirico, Scritto in più versioni, in più anni dove oggi finalmente trovo il “coraggio” e spero il guizzo giusto per una messa in scena. Non è stato facile fino ad ora perché in ‘Juorne’ tratto il tema della disabilità, un tema a me vicino, un tema che scotta ma che anche per questo sento di poter toccare qualche corda inaspettata.
La vicenda in un flusso di parole porta l’attenzione su una Donna, una Madre, che non appena scopre d’essere incinta viene lasciata dal marito, la coppia già era alla fine della sua storia causa volontà diverse: la Madre voleva il bambino, il Padre no, ed intanto il Bambino tardava ad arrivare… poi l’arrivo ed il successivo sgretolamento familiare.
Il Bambino nasce disabile, non racconteremo il tipo di disabilità, ma la guerra giornaliera ed il peso che ha questa donna sola nel far crescere questo bambino. A questa guerra sarà contrapposta la Pace, ovvero l’amore per il figlio, amore smisurato, il quale porterà conseguenze irreparabili.

‘Juorne’ è una storia di Rapporti, che si creano, si formano, si rompono, si contorcono, ed anche se si tratta di un monologo e la vicenda si svolge in un solo ambiente grazie ai racconti e a peso delle parole vivremo i giorni d’amore e d’odio del Rapporto Madre/Figlio, Madre/Padre, Madre/Stato. La protagonista è di Salerno ed ho amato riscoprire le poesie del Salernitano Alfonso Gatto, in alcuni Punti inoltre, in particolare sul Rapporto Madre/Padre in un passaggio testuale mi sono lasciato ispirare da García Lorca e dal suo Immenso e senza Tempo ‘Yerma‘.

‘Acqua sporca (Sapore di amare)’
scritto e diretto da Bruno Barone
con Francesca Romana Bergamo e Amanda Sanni
Una donna nuda, dal suo ombelico un drappo di tessuto arriva a una sfera in terracotta piena di argilla e acqua sporca, acqua mezzo di trasmissione di malattie e morte.
Un legame viscerale tra l’uomo e la madre terra. Legame che risucchia i suoi figli, quei figli abbandonati dai propri fratelli.

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