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Il ‘Museo del futuro’ misura l’impatto sul territorio

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Leonardo Aula Magna Politecnico di Milano


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Il progetto di ricerca “Good Practice Musei” del Politecnico di Milano

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio stampa School of Management Politecnico di Milano.

Mediamente l’85% dei visitatori dei 3 musei Palazzo Reale di Genova, Palazzo Ducale di Mantova e Musei Reali di Torino si è sentito “coinvolto” dall’esperienza, l’84% ha aumentato la propria conoscenza, il 76% pensa che il museo contribuisca positivamente alla vita cittadina, il 74% si è sentito ispirato della visita e il 73% pensa che il museo contribuisca all’inclusione culturale e delle comunità.

Buoni risultati, da leggere e interpretare con attenzione partendo da una considerazione: il valore creato da un museo va ben oltre il semplice numero di visitatori. Il ‘Museo del futuro’ deve sapere misurare e gestire le sue prestazioni per comprendere l’impatto generato sul territorio, la soddisfazione del pubblico e l’efficienza nell’utilizzo delle risorse, in modo da valorizzare al meglio il suo patrimonio culturale.

Sono alcuni risultati che emergono del progetto di ricerca “Good Practice Musei” realizzato dal Politecnico di Milano insieme al Museo Palazzo Reale di Genova, a Palazzo Ducale di Mantova e ai Musei Reali di Torino, per la misurazione dei musei dotati di autonomia attraverso un nuovo modello integrato.

Il percorso avviato con i tre musei autonomi da un team di ricerca composto da architetti e ingegneri gestionali, ingegneri informatici e designer è al lavoro con le istituzioni culturali per identificare le migliori strategie di gestione, valorizzazione e conservazione del patrimonio artistico e culturale.

Commenta la responsabile della ricerca, prof.ssa Michela Arnaboldi:

Con questo modello abbiamo evidenziato che il valore del museo si può misurare ed il suo valore non è solo dato da quanti visitatori riesce ad attrarre, ma anche dal contributo alla vita sociale e cittadina. Stiamo ora lavorando all’estensione del modello su più larga scala, estendendo ad altri musei statali, ma anche non statali.

I numeri della ricerca mostrano una fotografia positiva dei tre musei coinvolti: il 97% dei visitatori è soddisfatto della visita. Misurare l’adeguatezza dei servizi offerti permette di avere una fotografia della loro efficacia: tra i servizi, i punteggi più bassi sono ottenuti dai giudizi sul sito web e l’accessibilità alle strutture, che pure raggiungono il 50% di giudizi positivi, il punteggio più alto, 90%, va alla qualità degli allestimenti.

Ma lo studio del Politecnico di Milano indica innanzitutto che i visitatori devono essere conosciuti a fondo per poter elaborare le migliori strategie: mediamente il 77% di chi ha visitato i musei è italiano, l’86% ha un diploma o una laurea, è difficile attrarre non diplomati.

Analizzare le modalità di allocazione interne delle risorse e il loro livello di saturazione inoltre permette di misurare l’efficienza interna: l’analisi sui tre musei evidenzia che in media il 53% del personale interno è dedicato ad attività di vigilanza e sorveglianza, con percentuali differenti rispetto alla ripartizione del personale interno sulle altre attività quali servizi al pubblico, gestione e valorizzazione del patrimonio ed attività amministrativa.

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