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Lombardia, temi delle interrogazioni del Consiglio del 12 giugno 2018

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Consiglio Regionale Lombardia


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Finanziamento “funzioni non tariffate” in sanità, carenze macchinisti e biglietterie stazioni, punto nascite di Codogno (LO)

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Il finanziamento delle “funzioni non tariffate” in sanità, la carenza di macchinisti e i problemi delle biglietterie nelle stazioni ferroviarie, la tutela del punto nascite di Codogno sono alcuni dei temi trattati questo pomeriggio, 12 giugno, nelle interrogazioni all’ordine del giorno della seduta di Consiglio regionale.

Finanziamento delle funzioni non tariffate
Un’interrogazione sul finanziamento delle “funzioni non tariffate” è stata presentata dal gruppo del Partito Democratico e illustrata da Gianni Girelli. Nell’interrogazione si pone il tema della possibile discrezionalità nel finanziamento di quelle funzioni sanitarie che vengono remunerate forfettariamente e a posteriori, poiché implicano attività di cui è difficile determinare preventivamente i costi. Il riferimento è anche alle vicende giudiziarie che hanno interessato le strutture accreditate Maugeri e San Raffaele. L’obiettivo, secondo il PD, dovrebbe essere quello di “tendere al superamento di questo sistema di remunerazione poco trasparente”.

L’Assessore alla Sanità Giulio Gallera ha risposto ricordando che dal 2014 è in atto la revisione del sistema e che, da allora, le attività che rientrano nelle funzioni non tariffate sono passate da 26 a 19, con una contrazione del costo complessivo di 69 milioni e 413 mila euro.

Ha detto l’Assessore:

L’impegno è di concludere il lavoro di revisione entro giugno, anche recependo suggerimenti dell’Agenzia dei Controlli e della Magistratura per poter formalizzare una delibera “delle regole” per il 2019.

La delibera regolamenterà in maniera puntuale il finanziamento delle funzioni non tariffate e il suo impianto, come ha affermato Gallera, sarà portato preventivamente in Commissione per un confronto con i Consiglieri.
Sono funzioni attualmente non tariffate la terapia intensiva in neonatologia, le guardie mediche stagionali e le terapie antiretrovirali, fra cui rientra la lotta all’HIV. (R.S.)

Carenza dei macchinisti e l frequenti cancellazioni dei treni
La carenza dei macchinisti e le frequenti cancellazioni dei treni, con gravi disagi per i pendolari di Trenord e conseguenze economiche per le aziende, sono stati i temi dell’interrogazione presentata dal Gruppo Lombardi Civici Europeisti, primo firmatario Niccolò Carretta.

L’Assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Claudia Terzi, nella risposta, ha confermato che Trenord ha messo in pratica uno specifico piano di nuove assunzioni, anche se con un po’ di ritardo sulla programmazione del turn over. Nel 2017 l’azienda ha assunto 155 nuovi macchinisti e capitreno, promuovendo la selezione di 120 nuovi profili, cui hanno risposto 18mila persone. Avviata anche la fase di formazione dei neo assunti, che durerà circa 6-8 mesi. A gennaio 2018 sono entrati in servizio 16 nuovi macchinisti, altri 17 ad aprile, nel corso dell’anno se ne aggiungeranno altri 63, di cui 37 entro luglio. (T.A.)

Rischio chiusura biglietterie Trenord
Il piano di previsione dei punti vendita di Trenord sarà presentato e discusso in Commissione Territorio, per meglio vagliare gli effetti economici a fonte delle esigenze di sicurezza. Questo l’impegno assunto dall’Assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Claudia Terzi in risposta a due interrogazioni, una del PD, primo firmatario Matteo Piloni, e l’altra della Lega, primo firmatario Alessandro Corbetta, che chiedevano di scongiurare la chiusura di 25 biglietterie nelle stazioni lombarde Trenord. Nei documenti viene segnalata la gravità della scelta che, se confermata da Trenord, procurerebbe ulteriori disagi per i pendolari e un peggioramento dello stato delle stazioni ferroviarie, favorendo il degrado e l’illegalità. (T.A.)

Tangenziale di Verdello
Viene confermo al 31 dicembre 2019 il termine per l’aggiudicazione definitiva dei lavori per la realizzazione della Tangenziale di Verdello (BG). Questo l’impegno assunto dall’Assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Claudia Terzi in risposta a un’interrogazione di Dario Violi, M5S, nella quale si lamentava che, a fronte degli 8 milioni di euro stanziati da Regione Lombardia per il finanziamento della variante, lo scorso ottobre la Giunta regionale non ha indicato l’opera come prioritaria nell’ambito degli interventi previsti nel Patto per la Lombardia.

L’Assessore Terzi ha confermato che l’avanzamento dello schema di convenzione porterà a breve alla sottoscrizione con il Comune. La chiusura del tracciato è prevista dopo tre anni di lavoro dalla sottoscrizione del contratto. (T.A.)

Manutenzione Milano-Meda
Quali risorse intenda assicurare la Regione per la manutenzione ordinaria e straordinaria della strada provinciale Milano-Meda è stato l’oggetto della richiesta del Gruppo PD con un’interrogazione, primo firmatario Gigi Ponti, nella quale si evidenzia come su questa strada transitano almeno 100 mila veicoli al giorno: l’interrogazione chiede anche di assicurare gli standard di sicurezza necessari, tanto più nel quadro di incertezza che si è generato e dovuto ai problemi legati a Pedemontana.

Il Sottosegretario con delega ai rapporti con il Consiglio Regionale, FabrizioTurba, ha assicurato che la Regione continua ad avere un’attenzione particolare per questa strada, arteria fondamentale del territorio, anche attraverso specifici e adeguati finanziamenti.

Punto nascite Codogno (LO)
La riapertura del Punto Nascita dell’Ospedale di Codogno (LO), chiuso nell’aprile scorso, è stata oggetto dell’interrogazione del Movimento Cinque Stelle, primo firmatario Simone Verni, che ha chiesto alla Giunta quali azioni intenda prendere per riaprire il reparto, punto di riferimento per la popolazione del basso lodigiano.

L’Assessore alla Sanità Giulio Gallera ha spiegato che si tratta di una sospensione temporanea dovuta alla difficoltà a reperire personale medico, in particolare ginecologi e pediatri, carenza che però non riguarda solo Codogno ma anche l’Azienda sanitaria di Lodi e, più in generale, il nostro Paese.

Ha detto l’Assessore:

Faremo quanto possibile ma il reparto sarà riaperto solo se saremo sicuri di garantire i requisiti di sicurezza nella presa in carico delle donne e durante il parto.

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