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Lombardia, sì a proposta Risoluzione per diritto al lavoro dei disabili

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Palazzo Pirelli


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Si rafforza la figura del disability manager 

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Migliorare l’accessibilità dei disabili al mondo del lavoro, rendendo più attuale l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro e rafforzando la figura del disability manager.

Sono questi alcuni degli obiettivi previsti dalla Risoluzione approvata oggi 11 dicembre all’unanimità in Commissione Attività Produttive che verrà portata al voto definitivo dell’Aula in una delle prime sedute di Consiglio del 2021 e che chiede una profonda revisione della legge 68/99 sul diritto al lavoro dei disabili.

Ha detto la prima firmataria Silvia Scurati, Lega:

Si tratta di norme ormai obsolete che necessitano di interventi mirati sulle liste di collocamento per rendere più attuale l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro e consentire alle persone con disabilità e al mondo del lavoro di diventare un binomio fondato sugli aspetti positivi e non solamente su un obbligo normativo.

Ha aggiunto Silvia Scurati:

Diventa dunque indispensabile garantire libero accesso ai database per conoscere in tempo reale le job vacancy e favorire le possibilità di mach a livello regionale.

Silvia Scurati insieme ai Consiglieri Ferdinando Alberti, M5Stelle, Barbara Mazzali, Fratelli d’Italia, Paola Romeo, Forza Italia, e Raffaele Straniero, PD, ha fatto parte del gruppo di lavoro, insediato nel 2019, per approfondire l’applicazione della Legge 68/99 a dieci anni dalla sua istituzione.

L’obiettivo è quello di ottenere una corretta e uniforme applicazione delle norme, individuando strumenti più moderni per il raggiungimento di un collocamento più efficace e mirato, attraverso un nuovo Testo Unico condiviso dalle Istituzioni.

Tra i provvedimenti previsti nella Risoluzione anche la richiesta di rafforzamento della figura del disability manager, l’obbligatorietà per le Province di pubblicare i report ogni anno e renderli disponibili su un unico sistema informativo regionale, una maggiore regolarità nell’erogazione delle risorse regionali dal Fondo regionale per l’occupazione dei disabili e l’introduzione di un sistema premio per le aziende che non ricorrono all’esonero e assumono persone disabili utilizzando convenzioni di integrazione lavorativa.

Resta fondamentale, infine, la formazione sull’accompagnamento aziendale pensata sia per i dirigenti sia per le stesse persone con disabilità affinché la presenza di un disabile nell’azienda non sia più considerata solo un “avviamento obbligatorio”, ma un’opportunità.

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