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Lombardia, monopattini: sì patentino, casco, assicurazione e marchio CE

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Soddisfatta la maggioranza: miglioramenti che possono salvare vite umane. Pollice verso da M5S e Radicali

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Via libera del Consiglio regionale alla proposta di legge al Parlamento che riguarda i monopattini, approvata con 40 voti a favore, 13 astenuti e 11 contrari.

Di recente, anche il legislatore nazionale – con le modifiche al comma 75 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2019 n° 160 – ha apportato dei cambiamenti e l’intervento regionale con il testo a firma Lega mira a rafforzare, attraverso la modifica di alcuni commi dell’articolo 1 della legge del 2019, le misure per la circolazione in sicurezza non solo degli utilizzatori dei monopattini elettrici, ma anche degli altri utenti della strada, prevedendo, anzitutto, l’obbligo generalizzato di stipulazione della polizza per responsabilità civile verso terzi, mentre nella vigente legislazione, l’obbligo di copertura assicurativa è stabilito solamente per lo svolgimento del servizio di noleggio dei monopattini elettrici.

Altra novità, riguarda l’obbligo per i conducenti minorenni di frequentare un corso abilitativo gratuito della durata di 4 ore organizzato almeno ogni sei mesi dal Comando della Polizia Locale del Comune di residenza, al termine del quale verrà rilasciata un’autorizzazione.

Infine, obbligo del casco per tutti, anche se maggiorenni, nonché l’obbligo del marchio CE per tutti i monopattini circolanti pena la sospensione dell’autorizzazione alla conduzione e la confisca dei mezzi.

Soddisfatto il relatore Francesco Paolo Ghiroldi, Lega:

Questa plp è importante sia in riferimento a quanto stabilito dal Parlamento, sia per la serie di migliorie rispetto al testo di partenza.

Della stessa opinione il Consigliere Paolo Franco, Fratelli d’Italia:

Mettere delle regole vuol dire salvare delle vite umane. Ove si può estendere la formazione in materia di prevenzione, è sempre utile farlo.

Per il Capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi, si tratta

di una serie di proposte molto concrete e al passo con i tempi.

Di diverso avviso il Consigliere di +Europa/Radicali Michele Usuelli, che ha votato contro, dopo essersi visto respingere dall’Assessore alla Sicurezza e dal relatore due proposte di modifica al testo:

Da parte di quest’Aula c’è un atteggiamento paternalistico rispetto ai giovani.

I dati informano che non c’è un tasso di incidentalità maggiore fra i minorenni, così come dagli studi e dalle dichiarazioni degli ortopedici, ci viene segnalata la necessità di proteggere maggiormente le mani, gomiti e avambracci.

Ho chiesto di inserire questi elementi nella plp, ma non sono state accettate le proposte. Non si è voluto intervenire sui veri fattori di rischio.

Pollice verso anche dal Movimento 5 Stelle, che pure ha visto approvati un emendamento e un ordine del giorno, primo firmatario il Consigliere Marco Fumagalli, tesi a ad introdurre corsi e programmi di educazione stradale nelle scuole.

Ha detto il Consigliere Nicola di Marco in sede di dichiarazione di voto:

Il Centrodestra vuol far tornare la Lombardia nelle caverne. I tassi di incidentalità dei monopattini non sono maggiori di quelli di altri mezzi.

Rivolgendosi alla maggioranza, lesponente pentastellato, li ha accusati di

essere contro lo sviluppo e la modernità.

Parere estremamente favorevole da parte dell’Assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato, che in Aula ha ricordato come da giugno 2020 a ieri, AREU sia intervenuta 957 volte nella sola Milano per soccorrere monopattinisti.

Ha ricordato il rappresentante di Palazzo Lombardia:

Il Governo ha tentato di migliorare la normativa, ma, a parer mio, le modifiche entrate in vigore a novembre scorso non hanno in alcun modo incrementato la sicurezza. Le frecce, il doppio freno e la riduzione di 5 chilometri orari della velocità non hanno dato, fino ad ora, i risultati auspicati.

Casco, un minicorso e assicurazione possono essere elementi di tutela per il guidatore e per chi circola in strada.

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