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Lombardia, caregiver familiare: via libera alla legge

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La legge per valorizzare e sostenere chi si prende cura di un parente fragile

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

Sostenere e valorizzare la figura del caregiver familiare, la persona che per scelta volontaria assiste e si prende cura di un parente infermo o disabile. È l’obiettivo della legge approvata oggi, 22 novembre, all’unanimità in Consiglio regionale.

Ha sottolineato la relatrice e Vice Presidente della Commissione Sanità Simona Tironi, Forza Italia:

Con questo provvedimento Regione Lombardia compie un primo, importante passo per valorizzare una figura diffusa e sempre più indispensabile.

Una figura che nel 90% dei casi è donna e vive annullando le proprie ambizioni per sostenere e migliorare la qualità di vita dell’assistito.

Finalmente ora questa figura potrà contare su un riconoscimento istituzionale: un tassello normativo importante su cui nei prossimi mesi continueremo a lavorare per migliorare le condizioni di vita del caregiver, potenziare la sua formazione, favorire sempre di più la conciliazione vita – lavoro e l’eventuale reinserimento lavorativo.

Ha evidenziato Samuele Astuti, PD, proponente del progetto di legge abbinato:

La legge è un primo tassello importante e ora bisogna dare concretezza a quanto scritto nella norma.

Prima di tutto serve una legge nazionale perché la Regione non ha le competenze per legiferare su tutta la materia e anche attraverso i nostri parlamentari ci attiveremo per sollecitare il Governo in tal senso.

Ha aggiunto il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi:

La famiglia è da sempre il punto di riferimento primario della società lombarda, e questa è una legge pensata e voluta proprio per la famiglia e per chi in famiglia si sacrifica per garantire amore e vicinanza ai propri cari in difficoltà e bisognosi di assistenza.

Sostenere e supportare la figura del caregiver, pertanto vuole dire innanzitutto tutelare le famiglie.

Un lavoro di tre mesi in Commissione

Il testo della legge è il frutto del lavoro di oltre tre mesi di sedute del gruppo di lavoro della Commissione Sanità coordinato dalla Vice Presidente Tironi, che ha preso in considerazione i tre progetti di legge depositati da PD, FI e Lega, poi abbinati, l’iniziativa popolare #iosonocargiver e le due proposte di legge al Parlamento promosse dal Partito Democratico e da Luigi Piccirillo, Consigliere del Gruppo Misto.

Per quanto riguarda la definizione di caregiver si fa riferimento alla legge nazionale n.205 del 2017: è

la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto, di un familiare o di un affine entro il secondo grado o di un familiare entro il terzo grado che a causa di infermità, disabilità non sia autosufficiente, sia riconosciuto invalido o sia titolare di indennità di accompagnamento.

La nuova legge lombarda, riprendendo la definizione dettata dalla legge nazionale, precisa che per caregiver familiare, si intende quel

soggetto volontario che integrandosi con i servizi sociali, sociosanitari e sanitari, contribuisce al benessere psico-fisico della persona assistita e opera, in relazione alla situazione di bisogno, nell’ambito del piano assistenziale individualizzato (PAI).

Il tema è stato affrontato già in alcune Regioni, Emilia-Romagna, Campania, Umbria e Provincia autonoma di Trento, con disposizioni diverse.

Definite le competenze di Regione e Comuni

Nello specifico il documento, composto di nove articoli, definisce ambiti e competenze del caregiver all’interno del sistema dei servizi pubblici e privati; stabilisce le funzioni della Regione e dei Comuni per assicurare sostegno e affiancamento al caregiver nello svolgere assistenza qualificata, sulla base di un attestato di competenza, anche avvalendosi di specifici percorsi formativi. Attenzione viene, inoltre, rivolta all’inserimento lavorativo del caregiver , una volta terminata la propria attività di cura.

Previsti stanziamenti e iniziative di sostegno alle famiglie

Per quanto riguarda gli interventi a favore dei prestatori di cure, la Regione, nei limiti delle risorse disponibili, prevede forme di sostegno economico per l’adattamento domestico, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la fornitura di ausili e presidi, la stipula di polizze calmierate a favore dei caregiver e percorsi di supporto psicologico, promuovendo forme di collaborazione con tutti i soggetti istituzionali e il Terzo Settore. Lo stanziamento iniziale per il prossimo triennio è di circa 900 mila euro.

L’Assemblea ha infine approvato alcuni emendamenti a firma del Consigliere Luigi Piccirillo e della Consigliera Elisabetta Strada, Lombardi civici europeisti, in merito ai temi della formazione, della politica attiva del lavoro e del riconoscimento della qualifica per genitori con figli minori.

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