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‘La solitudine si deve fuggire’ a Il Teatro cerca casa

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'La solitudine si deve fuggire' ph. Cesare Abbate


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In scena il 5 novembre a Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Lunedì 5 novembre ore 18:00, il Teatro cerca casa presenta ‘La solitudine si deve fuggire’, testo scritto e diretto da Manlio Santanelli, interpretato da Federica Aiello.

Il monologo racconta le vicende paradossali della Professoressa Eufemia, irriducibile zitella, che in gita scolastica al Museo di Frattocchie si ritrova alle prese con l’avvenente statua di un Apollo, trovando un modo nient’affatto scontato per portarlo per sempre via con sé.

Lo spettacolo va in scena nell’ormai storico salotto di casa Santanelli al Vomero, via Sagrera, 23, Napoli.

Protagonista della vicenda scenica è la professoressa Eufemia di Frattocchie, insegnante di Storia dell’arte al liceo Papino Stazio, che dà il via ad un’intima confessione pubblica sulla disavventura amoroso-sessuale, nonché feticistica e paradossale, che ne ha segnato l’esistenza dopo la visita al Museo etrusco di Frattocchie. Qui, l’irriducibile zitella viene ammaliata dalla vista del famoso Apollo di Frattocchie e “in un momento di estatica contemplazione si ritrova nella mano un pezzo niente affatto secondario del mirabile reperto archeologico”. La storia dai tratti grotteschi e surreali, ma carica di umanità e di tragedia, è un tipico esempio del teatro dell’assurdo santanelliano.

A proposito del testo, l’autore e regista Manlio Santanelli rivela:

Se poi il cognome della professoressa corrisponde a quello dell’Apollo, la coincidenza non è casuale, ma proviene dallo sviluppo della vicenda messa in scena, sviluppo che in questa sede lasciamo sospeso.

Ne consegue che il curioso di turno non potrà soddisfare la sua curiosità se non assistendo allo spettacolo.

Il lavoro teatrale è stato un grande successo della prima edizione della rassegna e viene riproposto nella stagione 2018-19 con la regia dello stesso autore.

Continua Santanelli:

La nuova edizione de ‘La solitudine si deve fuggire’ mi vede non solo nella veste di autore ma anche in quella di regista. A questo proposito, ho inteso evidenziare quegli aspetti del testo che me ne fornivano l’occasione, dando loro un carattere che si discostava dal realismo della prima edizione, per assumerne uno decisamente onirico.

L’innesto, poi, di svariati stacchi musicali, anche essi prima assenti, contribuisce ad esaltare ancora di più la distanza tra i sentimenti e le aspirazioni della protagonista e la realtà in cui la vita la costringe a vivere. Ne sortisce un senso di schiacciante solitudine, che trova un sollievo soltanto nell’ironia serpeggiante in tutta la vicenda.

Foto di scena Cesare Abbate

Per partecipare agli eventi della rassegna organizzata da Livia Coletta e Ileana Bonadies, è necessaria la prenotazione chiamando al 334-3347090 – 347-0963808 – 081-5782460, oppure attraverso il sito www.ilteatrocercacasa.it.

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