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Firmato il protocollo d’intesa per le politiche attive del Lazio

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Armando Valiani e Francesco Paolo Capone


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Soddisfazione espressa dal Segretario Regionale UGL Armando Valiani

Riceviamo e pubblichiamo.

È stato siglato il Protocollo di Intesa per le Politiche attive del Lavoro della Regione Lazio.

Oggi, 4 marzo, in videoconferenza alla presenza dell’Assessore Claudio Di Berardino e del Presidente Zingaretti le organizzazioni sindacali e datoriali hanno sottoscritto il documento che punta a rispondere in modo efficace ai cambiamenti subiti dal mercato del lavoro, non solo a causa della pandemia, sia in termini di organizzazione che di modelli di produzione, accompagnando le persone e le imprese con politiche attive dedicate e calibrate in funzione di esigenze e fabbisogni specifici, puntando sul rafforzamento delle stesse, mettendo in campo strumenti, e risorse per circa 200 milioni di euro, che consentiranno di gestire e affrontare i cambiamenti e le sfide che l’evoluzione del contesto economico propone.

Tale protocollo interverrà sulla riorganizzazione produttiva e dei servizi puntando sui fattori di sviluppo e sulle eccellenze del Lazio.

Occorre dotarsi di servizi pubblici per il lavoro moderni e di qualità, puntando anche sulla digitalizzazione degli stessi. Il loro rafforzamento è la condizione essenziale per erogare politiche attive del lavoro efficaci. Tutto dovrà passare anche una buona riorganizzazione dei CPI, per una maggiore tutela delle persone nel mercato del lavoro, durante la transizione da un impiego all’altro, dal non lavoro al lavoro, dalla formazione al lavoro.

L’UGL Lazio ha condiviso le attività del Protocollo di Intesa, ponendo, tra tutte, particolare riferimento alle seguenti tipologie di destinatari:

  • Giovani;
  • Donne;
  • Persone disabili;
  • Disoccupati adulti;
  • Percettori di ammortizzatori sociali.

Inoltre, la formazione e le competenze sono leve importanti per affrontare la difficile situazione socioeconomica ed occupazionale, ulteriormente complicata dalla prolungata emergenza sanitaria in atto. Accanto ad interventi consolidati e collaudati, c’è la necessità di intervenire con iniziative, anche di medio-lungo periodo.

Ecco perché il protocollo avrà durata 2 anni, nei quali occorre assicurare al sistema produttivo e alle persone un’offerta formativa flessibile e tempestiva, anche valorizzando le nuove competenze in coerenza con il nuovo modello di sviluppo delineato con le Linee di indirizzo per la programmazione regionale strategica dei fondi europei e del Piano per la Ripresa e la Resilienza.

L’UGL Lazio, rappresentata dal Segretario Regionale Armando Valiani, coadiuvato dal componente della Segreteria Regionale il Dott. Venanzio Cretarola, si impegnata a tutti i livelli per il raggiungimento dell’obiettivo prefissato.

Il documento dovrà promuovere nuove formule negoziali anche innovative atte a favorire l’occupabilità delle persone e l’occupazione, con particolare riferimento al ricambio generazionale e all’inserimento dei giovani, disoccupati ma soprattutto, le persone più fragili come le lavoratrici e i portatori di handicap che ad oggi sono le figure più penalizzate nel mercato del lavoro.

Sottolinea Valiani:

La Regione Lazio è la prima regione d’Italia che si dota di un Protocollo di intesa che va a regolamentare le politiche attive.

Dopo la sottoscrizione ci aspettiamo che si passi dalle parole ai fatti, molte donne giovani, meno giovani, persone con handicap attendono risposte da una regione che da tempo non ne fornisce in questo ambito.

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