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Europa in Toscana, Rossi: ‘Far crescere l’Europa e non cancellarla’

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Enrico Rossi


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A Livorno sesta tappa del tour ‘Europa in Toscana’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

L’Europa non è solo una bandiera su un palazzo, su una scuola o nella sede di un’istituzione.
L’Europa non è solo Bruxelles.

Dice e ricorda più volte il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, oggi 1°marzo a Livorno per la sesta tappa del tour ‘Europa in Toscana’, pensato proprio per raccontare l’altra Europa:

quella troppo poco conosciuta e che invece penetra nella vita di tutti noi.

Ripete Rossi anche durante la conferenza stampa alla Camera di Commercio.

Se l’Europa non ci fosse moltissime delle cose di qualità che si fanno non si potrebbero realizzare.

E non si tratta solo dei fondi europei che comunque muovono un punto e mezzo di PIL.

Limitarsi ad un conto solo su quanto diamo e quanto riceviamo sarebbe la fine dell’idea di Europa, che vuol dire, invece, anche impegni, ad esempio, per l’ambiente e per l’economia circolare, visioni, politiche per la sostenibilità, per gli investimenti sull’innovazione e il sociale o l’Europa anche di una nuova cittadinanza che i nostri ragazzi già esprimono.

Siamo convinti che senza Europa questi impegni li porteremmo comunque avanti?

Siamo sicuri che nel 2020 raggiungeremmo gli stessi obiettivi se l’Europa non ci obbligasse a pulire le nostre acque reflue?

Siamo certi che in tempi di recessione, anziché scommettere sulla qualità e l’innovazione come in questi anni in Toscana ed anche a Livorno abbiamo fatto, non avremmo giocato tutto sulla riduzione invece del costo del lavoro, magari a spese anche di una minore attenzione per l’ambiente?

Rossi è categorico e non ha dubbi:

Di fronte ad un mondo organizzato per grandi nazioni-continente come la Cina o gli Stati Uniti, penso che non ci sia prospettiva per il futuro se non dentro una dimensione europea.

Se l’Europa non si mette insieme diventiamo piccoli staterelli che si dividono e non andiamo da nessuna parte.

Loda gli imprenditori toscani e livornesi per l’impegno sul fronte dell’innovazione.

Si sofferma un attimo anche sullo spauracchio della burocrazia europea:

Non l’ho trovata così ostica come si dice. Ci si può ragionare e a volte è peggio quella italiana.

Certo l’Europa dovrebbe crescere ancora. È un auspicio.

Spiega Rossi:

Il bilancio europeo è solo l’1%del PIL. Troppo poco. Sono d’accordo con chi dice che bisognerebbe invece portarlo al 4% o almeno al 3%. Permetterebbe di sviluppare maggiormente queste politiche, il che vorrebbe dire vivere meglio ed anche più lavoro.

Ci sono errori da correggere. Ma la soluzione non può essere cancellare l’Europa: sarebbe peggio.

E la Regione è uno snodo importante di questa Europa, come il saper utilizzare in modo virtuoso le sue risorse e vestirne le politiche, ottenendo, come nel nostro caso, anche maggiori fondi e premialità.

L’Assessore al lavoro e alla formazione Cristina Grieco, anche lei oggi con Rossi nella tappa livornese, si sofferma sul ruolo cruciale che in tutta questa partita gioca anche l’istruzione:

L’industria 4.0 non è una rivoluzione solo industriale ma anche culturale.

In questa legislatura abbiamo da subito tentato di far rete e consolidare i rapporti, in passato troppo tenui, tra il sistema della scuola, dell’Università e della formazione professionale e il mondo del lavoro.

Abbiamo anche ottenuto ottimi risultati sul contrasto dell’abbandono scolastico, con il miglior risultato in tutta Italia.

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