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Diritti Umani: Marocco elogiato da CEDAW

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Progressi compiuti in materia di diritti delle donne

Il Marocco ha ricevuto le congratulazioni dal Comitato per l’eliminazione della discriminazione contro le donne, CEDAW, per i progressi compiuti in termini di diritti delle donne, sotto la guida del Re Mohammed VI.

In un comunicato stampa che riporta l’esame del rapporto del Marocco da parte della CEDAW a Ginevra, il comitato mette in evidenza le misure adottate dal Marocco a favore dei diritti delle donne, rilevando che il Regno ha ricevuto gli apprezzamenti da un esperto del Comitato per l’eliminazione della discriminazione contro le donne, per le azioni volontarie intraprese dal Re Mohammed VI per migliorare i diritti delle donne, oggi sanciti dal Codice della Famiglia.

Un altro esperto si è compiaciuto del fatto che la Costituzione marocchina del 2011 vieti ogni forma di discriminazione – una disposizione che si ripete in diversi atti legislativi.

Durante l’esame della relazione del Marocco, i membri della CEDAW sono stati informati dei progressi compiuti dal Marocco sulla strada della consacrazione dei diritti femminili, in particolare nei settori coperti dalla Convenzione sulla lotta alla discriminazione nei confronti delle donne.

Nelle dichiarazioni rilasciate al termine di questa revisione di due giorni, gli esperti della CEDAW hanno elogiato l’impegno “fermo” del Marocco nei confronti delle questioni relative ai diritti delle donne. Hanno inoltre evidenziato la qualità degli scambi “fruttuosi e costruttivi” con i membri della delegazione marocchina, guidata dal Ministro della Solidarietà, dell’Integrazione Sociale e della Famiglia, Aawatif Hayar, e comprendente rappresentanti di diversi dipartimenti e istituzioni nazionali.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.