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Cristina Sodano, mostra al Centro Pascotto

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L’esposizione personale “Geometrie scomposte” della pittrice dal 29 agosto al 29 ottobre nell’inconsueto scenario del Centro oculistico napoletano. Tracciando nuove strade, anche inaspettate, per l’Arte

Che da alcuni anni qualcosa sia cambiato nel modo di concepire e vivere la Cultura nel nostro Paese, pare ormai evidente. Prendiamo Napoli come esempio: al di là di quanto le cifre sull’incremento del turismo nella città vengano smussate o stirate a seconda della parrocchia che le diffonde, il cambiamento è tangibile.

Numeri incoraggianti, come quell’8% di presenze in più registrate da febbraio a luglio rispetto allo stesso periodo del 2015, secondo gli ultimi dati diffusi da Federalberghi.

Se ciò dipenda o meno dal fatto che, come vuole la vulgata, la culla di Parthenope viene percepita dai turisti come meta al sicuro da attacchi terroristici, spiegazione tanto convincente quanto semplicistica, poco importa.

Ciò che più sorprende è che questo rinnovato interesse nei confronti dell’Arte e delle iniziative culturali pare abbia messo in circolo sangue nuovo anche negli stessi napoletani, che si vuole spesso assuefatti o, secondo i più pessimisti, indifferenti alla bellezza che li circonda e di cui la città fa sfoggio da sempre, nonostante alcuni eclatanti casi di incuria atavica.

Lo dimostra una miriade di iniziative promosse sovente da piccole realtà locali, associazioni private e cittadini comuni, che scelgono sempre più di frequente mostre, esposizioni ed eventi legati alla Cultura come strumento per attrarre l’interesse del pubblico.

Uno dei casi più singolari in questo senso è quello del Centro Oculistico Pascotto, sito in Corso Umberto I, 179, Napoli, che da alcuni mesi ha trasformato alcuni dei propri ambienti in un vero e proprio spazio espositivo dedicato ad artisti emergenti.

Ma vediamo, nel dettaglio, come si è sviluppata l’originale idea.

Il Dottor Antonio Pascotto, titolare del centro medico, coadiuvato dalla Responsabile per le Risorse Umane e Marketing della struttura, Rosa Di Leva, con la quale condivide l’innata passione per l’arte, ha dato il via, lo scorso aprile, ad una serie di esposizioni personali di giovani pittori, mettendone a disposizione i vasti spazi.

A cadenza bimestrale, gli artisti, insindacabilmente scelti dagli ospiti, hanno potuto esporre, gratuitamente e senza alcun tipo di lucro tra le parti, le proprie opere, raggiungendo un pubblico ‘occasionale’ che ha mostrato, fin dagli esordi dell’iniziativa, un grande interesse.

Dichiara, in merito, il Dottor Antonio Pascotto:

L’intuizione nasce, in primis, dalla sensibilità per l’Arte e per la Bellezza.
La struttura che ospita il centro oculistico, inoltre, si presta perfettamente all’idea, con i suoi ambienti spaziosi ed accoglienti.

Credo che, al di là dell’interpretazione medica del vecchio adagio, anche l’occhio voglia la sua parte.

O la sua arte, ci vien da dire.

Prosegue Pascotto:

Discutendone con la Dottoressa Di Leva, il progetto si è in tempi rapidi concretizzato, grazie anche al suo forte impegno in tal senso.

Il risultato è che chi varca la soglia del centro oculistico da paziente, si scopre, inaspettatamente, anche visitatore di una mostra d’arte.
Spazi di rappresentanza, corridoi e sale d’attesa diventano ambienti da percorrere con l’occhio sognante di chi ama farsi trasportare dai colori, dalle forme e dalle suggestioni delle opere esposte sui muri, creando un inaspettato quanto piacevole connubio tra arte e ambiente medico. Con immediato sollievo, immaginiamo, anche per chi soffre d’ansia da camice bianco.

La domanda che, abusando della lubraniana espressione, sorgerà spontanea in chi legge è: bisogna aspettare l’insorgenza di una congiuntivite, di un calazio o di una cararatta, che peraltro renderebbe difficilmente distinguibile un’opera astratta da un’eventuale infiltrazione d’umido su di una parete, per poter visitare le esposizioni al Centro Pascotto? Ovviamente no, grazie all’ospitalità dei padroni di casa.
Chiunque lo desideri può recarsi presso lo studio negli orari di apertura, preferibilmente previo contatto telefonico.

Per tutte le informazioni, i riferimenti sul web e i numeri telefonici, rimandiamo in fondo all’articolo.

Attualmente è in corso la personale della pittrice napoletana Cristina ‘Crissò’ Sodano, dal titolo “Geometrie scomposte”.

Inaugurata il 29 agosto scorso e programmata fino al 29 ottobre 2016, l’esposizione offre una pittura dalle connotazioni fortemente intimistiche, nata dalle naturali attitudini dell’artista e dall’influenza espressionista sulla sua opera.

Nudi femminili immersi in elementi architettonici e filtrati da vetri infranti che ne imprigionano il movimento, che suggeriscono l’idea di uno stato di costrizione, di limitazione non solo fisica dell’Io femminile.

Le opere della Sodano, che abbiamo avuto il privilegio di ammirare nell’ambito della mostra qui descritta, suscitano immediato interesse non solo quando si servono di colori forti, primari, essenziali, ma anche quando prediligono tonalità più opache, dall’ocra al bruciato.

Il dipinto dal titolo “Riflessi”, un olio su tela del 2015, colpisce per l’angosciante desolazione della figura di donna nuda, che, pur nella sua intensa e conturbante sensualità, ci restituisce un senso di abbandono e di pena per lo scenario in cui è costretta.
L’oscurità che la circonda e le crepe sul vetro che si protendono come grinfie di fiera sul soggetto e che sembrano allungarsi minacciose verso l’osservatore esterno al quadro, producono un effetto straniante che ci ha suggerito l’atmosfera della ‘Pubertà’ di Munch.

Ma oltre le apparenze, la donna di ‘Riflessi’ sembra porci un interrogativo: è davvero lei l’essere imprigionato nell’oscurità e circondato da una realtà in frantumi o lo è piuttosto l’osservatore che, dall’altra parte del quadro, vive imbrigliato nei suoi preconcetti e nella sua percezione limitata del visibile?

"Riflessi' - Cristina Sodano
“Riflessi” – Cristina “Crissò” Sodano

Segnaliamo che proprio l’artista Cristina Sodano, nell’ambito della sua esposizione, invita il pubblico ad un aperitivo ad ingresso libero che si terrà il 1° ottobre prossimo, presso il centro oculistico.

L’appuntamento sarà l’occasione per incontrare personalmente l’artista e per presentare ai visitatori, con una formula di tendenza come l’aperitivo aperto al pubblico, le iniziative collaterali del centro Pascotto.

Tra i pittori che hanno già aderito all’iniziativa nei mesi scorsi, citiamo Umberto Carotenuto, Mary Di Sena e Giovanni Linguiti.

Dopo Cristina Sodano, la programmazione del Centro Pascotto prevede le mostre di Vittorio Sarnelli e Anna Cioffi.
Tutte le esposizioni sono visitabili dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:00 alle ore 19:00.

Ci auguriamo che le innovative sinergie che hanno dato vita all’inedita, per quanto ci è dato sapere, collaborazione tra il centro medico e le forze artistiche del territorio, possano essere prese sempre più spesso come modello per quel ‘Rinascimento minimo’ che sembra affacciarsi sulla città e su quello che i più definiscono il ‘Paese della Bellezza’.

Per maggiori informazioni:
Pagina Facebook del Centro Oculistico Pascotto
Telefono: 081 554 2792
Pagina Facebook di Cristina “Crissò” Sodano
Telefono: 331 98 45 744
Email: cristinasodano@gmail.com

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Autore Michele Ferigo

Michele Ferigo, napoletano, classe 1976, si occupa d’arte da sempre. È musicista, compositore, disegnatore e film-maker.