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Covid-19, AOU pisana capofila di 1 dei 3 studi clinici autorizzati AIFA

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È uno studio multicentrico per valutare efficacia, sicurezza e tollerabilità del Baricitinib, un farmaco usato per il trattamento dell’artrite reumatoide

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

L’AIFA, Agenzia italiana del farmaco, ha autorizzato tre nuovi studi clinici per il trattamento del Covid-19. Uno dei tre studi è coordinato dall’Azienda Ospedaliero Universitaria pisana, gli altri due dall’Università di Bologna e dall’Università di Parma.
Lo studio multicentrico di cui è capofila l’AOU pisana è uno studio randomizzato per valutare efficacia, sicurezza e tollerabilità del Baricitinib in aggiunta al trattamento usuale nei pazienti con polmonite in Covid-19. Il farmaco è autorizzato in Italia per la cura dell’artrite reumatoide.

Il commento del Presidente Enrico Rossi:

È molto importante che assistenza, conoscenza e ricerca procedano di pari passo. E in Toscana questo sta avvenendo, anche in occasione del Covid-19. Mentre il sistema sanitario toscano sta facendo del suo meglio per curare e far guarire tutti i pazienti Covid-19, contemporaneamente si conducono studi sull’efficacia e la sicurezza di farmaci finora usati per altre patologie.

Il fatto che AIFA abbia autorizzato lo studio coordinato dall’AOU pisana è per noi motivo di orgoglio. Grazie e buon lavoro al professor Menichetti e alla sua équipe.

Spiega il professor Francesco Menichetti, Direttore UO Malattie infettive della AOUP:

Il Baricitinib è un farmaco che inibisce le Janus-kinasi 1 e 2, enzimi intracellulari coinvolti nella trasmissione del segnale di citochine e fattori di crescita, implicati nell’ematopoiesi e nella risposta immunitaria. Il farmaco è approvato per il trattamento dei pazienti con artrite reumatoide.

È stato identificato come una molecola potenzialmente utile nei pazienti con Covid-19, per una duplice azione di mitigazione della cascata infiammatoria e di riduzione dell’ingresso del virus nelle cellule polmonari.

Tra i vari JAK inibitori, Baricitinib desterebbe particolare interesse perché ridurrebbe sia la risposta infiammatoria sia l’endocitosi virale.

Informa Menichetti:

Nella AOU pisana è già stato trattato un piccolo numero di pazienti, circa 20, con Covid-19 e polmonite severa con Baricitinib per via orale al dosaggio di 4 mg al dì per 10 – 14 giorni.

È stato osservato un miglioramento dei parametri ventilatori molto rapido, nelle 96 ore successive al trattamento, e la maggior parte di questi pazienti non ha avuto necessità di ventilazione invasiva.

Quindi il professor Francesco Menichetti e i suoi collaboratori, dottor Marco Falcone e dottoressa Giusy Tiseo, con l’importante contributo della professoressa Marta Mosca, hanno disegnato uno studio multicentrico, prospettico e randomizzato controllato a due bracci, per valutare efficacia, sicurezza e tollerabilità del Baricitinib nei pazienti con polmonite con Covid-19.

Lo studio è stato positivamente valutato dal Comitato tecnico scientifico di AIFA e definitivamente approvato dal Comitato etico dell’Istituto nazionale malattie infettive Spallanzani.

Da domani sarà pienamente operativo il centro promotore di Pisa, che sarà rapidamente affiancato dal Niguarda a Milano e dagli Ospedali di Bergamo, Pavia e Brescia.

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