La gara si è svolta alla Nuvola di Fuksas, all’EUR di Roma
Un festival che vede la collaborazione dell’Associazione Italiana Gelatieri con Paesi stranieri, con l’obiettivo di promuovere i prodotti tipici locali e l’arte gelatiera nel mondo.
Un modo “dolce” di sostenere l’internazionalizzazione e lo sviluppo economico per l’Italia e, per gli altri, la scoperta che anche la gelateria è arte gastronomica e, dunque, soft power attraverso il quale le nuove economie promuovono il loro nuovo standing internazionale.
E non è un caso che i primi tre posti siano andati alla rampante Asia, con Cina, Giappone e Uzbekistan – quest’ultimo, con un gelato evocativamente chiamato “Via della seta”, in onore dei traffici di Marco Polo, e probabilmente anche della Belt & Road Initiative voluta da Pechino – ma anche all’Arabia Saudita, alle prese con una nuova modernizzazione grazie al principe Mohammed Bin Salman.
La prelibatezza dell’Arabia Saudita, realizzata da Haitham Almufarraj, a base di mandorle locali e cardamomo, ha vinto il premio speciale viaggio sensoriale Funvic, particolarmente significativo per noi dato che i siciliani impararono il gelato proprio durante la conquista fatimide nel Medioevo. La parola italiana sorbetto viene, infatti, dall’arabo sherbet.
Menzione speciale anche per la Bulgaria, a difendere l’onore del Vecchio Continente.
La Cina ha vinto con il sorbetto di litchi profumato al pepe verde di sichuan e zenzero con crumble di semi di girasole, mandorle e sesamo nero, salsa al the verde e liquore al bambù e perle di occhi di drago.
Secondo il Giappone, all’insegna della sostenibilità, con un gelato ottenuto dall’utilizzo degli scarti del the. Terzo l’Uzbekistan con un sorbetto al melone uzbeko con mandorla vestita di uva nera e sorbetto al melograno con crumble di albicocche essiccate e mandorle e fior di zafferano e miele di cotone, con noci caramellate.
Il premio speciale è stato consegnato dalla squadra Italia all’Egitto – vincitore della scorsa edizione – per un gelato ispirato al piatto locale kunafa, a base di pasta fillo, miele, crema di latte con mandorle e pistacchi.
Erano sette le squadre in gara, con l’Italia fuori concorso per ragioni di ospitalità: Arabia Saudita, Bulgaria, Cina, Egitto, Giappone, Thailandia e Uzbekistan.
Un successo di pubblico, che prova il livello di autorevolezza raggiunto da questa specialità, acclamata in tutto il mondo ed entrata nell’Olimpo dell’alta gastronomia, per tecnica, presentazione e qualità degli ingredienti.
Autore Redazione Arabia Felix
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