La soddisfazione del Presidente Giani e dell’Assessore Saccardi
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
È ufficiale, la ciliegia di Lari è ‘Ciliegia di Lari IGP’ ed è la IGP numero 16 della Toscana, 32esima DOP e IGP.
L’iscrizione nel registro Comunitario è certificata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea di oggi, 31 agosto. La Toscana si conferma la prima regione per numero di DOP e IGP per vino e cibo.
Si tratta di un risultato atteso da tempo e che riempie di soddisfazione il Presidente Eugenio Giani:
È un successo per le produzioni agroalimentari della Toscana e un riconoscimento meritatissimo per questa speciale qualità di frutto, il più atteso della primavera tra le nostre coltivazioni toscane e abbastanza precoce nel panorama nazionale.
Questo riconoscimento si deve all’impegno dell’Associazione dei produttori della ciliegia di Lari, che tra gli associati ha molte aziende guidate da giovani, e che è stato supportato dalla Regione negli anni.
Si apre un futuro di qualità e di nuove prospettive occupazionali, grazie a una produzione che storicamente era concentrata nelle colline tra Lari e Casciana Terme, oggi unite in un solo Comune.
Nell’iter per ottenere la certificazione dell’Indicazione Geografica Protetta, garantendo origine e qualità, i coltivatori della Toscana hanno fatto la differenza.
Afferma la Vicepresidente Stefania Saccardi, Assessore all’agricoltura:
Il disciplinare di produzione prevede un’ampia varietà di ciliegie con una grande attenzione alla biodiversità; i produttori hanno inserito, accanto a varietà di ciliegie di tipologia più commerciale, produzioni più antiche, particolarmente profumate e aromatiche, seppur più delicate.
Con questo riconoscimento si dà atto all’impegno dei nostri territori per una coltivazione che altrove è residuale e che un tempo era ancor più estesa della zona di Lari e Casciana Terme.
Con questo riconoscimento la ‘Ciliegia di Lari IGP’ è la numero 146 delle IGP italiane nel comparto Cibo e la numero 324 nel totale delle Indicazioni Geografiche agroalimentari dell’Italia.