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Campania, esperti operatori giovanili a confronto a Napoli

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MAMT


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Il 5 e 6 aprile al Museo della Pace MAMT

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa della Regione Campania.

Oggi, 5, e domani 6 aprile a Napoli, presso il Museo della Pace MAMT, sito in via De Pretis n.130, l’attenzione della Regione Campania sulla questione giovanile trova una importante occasione di confronto interregionale in particolare con Sicilia, Toscana, Piemonte e Liguria sul tema e sul ruolo degli “youth workers“, i famosi operatori giovanili spesso confusi con altre figure che operano nell’ampio campo della “educativa”, e sul ruolo che la Regione può svolgere per potenziarne le competenze e valorizzarne le attività che, su certi aspetti della questione giovanile, solo loro stanno riuscendo a mettere in campo.

Grande esperienza in questo ambito fu riconosciuta alla storia della Campania, Regione di opportunità e di contrasti, che in passato affrontò tematiche affini con diverse iniziative innovative tra le quali, solo per citarne due rappresentative, la “Scuola di teatro sociale” di De Filippo che dette il nome alla Legge Regionale e i “Maestri di strada” del progetto, all’epoca pilota, “Chance” che fu ritenuto una buona prassi europea ma che costituisce una delle tante esperienze interrotte dalle quali ancora oggi non è emersa una traiettoria politica.

L’iniziativa è una delle azioni dell’Osservatorio regionale delle Politiche Giovanili, istituito con Legge Regionale n. 26 dell’8 agosto 2016, la quale all’art.3 lettera c) prevede anche il riconoscimento della figura professionale dello youth worker.

La scelta di coinvolgere youth worker di diverse regioni d’Italia è motivata dalla complessità della tematica, ma anche dall’interesse per un confronto con realtà molto diverse da quella campana, ma da anni anch’esse impegnate sulla stessa questione, nella certezza che da questo confronto potranno scaturire input più completi e arricchenti per affrontare anche il tema del riconoscimento di questa figura.

Strategico sarà il confronto tra i partecipanti sul loro rispettivo lavoro dal quale, grazie ad una sorta di auto-valutazione, la Regione avrà un input prezioso rispetto alle politiche che possono essere programmate e che la potranno porre nuovamente all’avanguardia in tema di risposte alla questione giovanile.

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