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Campania, approvato ddl semplificazione edilizia e rigenerazione urbana

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Consiglio regionale della Campania


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29 voti favorevoli, 4 contrari, 10 astenuti

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Campania.

Il Consiglio regionale della Campania, presieduto da Gennaro Oliviero, ha approvato, con 29 voti favorevoli, 4 contrari, 10 astenuti, il ‘Disposizioni in materia di semplificazione edilizia, di rigenerazione urbana e per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente’, proposto dalla Giunta regionale su iniziativa dell’assessore regionale all’urbanistica Bruno Discepolo.
Hanno votato a favore i gruppi della maggioranza, hanno votato contro il Movimento 5 Stelle e la consigliera Maria Muscarà, gruppo misto; si sono astenuti i gruppi di ‘Insieme per il Futuro’ e del centrodestra.

Ha affermato il Presidente della IV Commissione consiliare permanente, Urbanistica, Lavori pubblici, Trasporti, Luca Cascone, De Luca Presidente, introducendo il disegno di legge in Consiglio regionale:

Il disegno di legge è diretto ad introdurre in Regione Campania disposizioni di semplificazione amministrativa in materia edilizia e una disciplina stabile orientata a ridurre il consumo del suolo, promuovendo interventi di rigenerazione urbana e di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente in luogo di creazione di nuovo edificato.

Sono convinto che il lavoro fatto porterà beneficio al territorio campano.

Ha evidenziato il Consigliere Vincenzo Ciampi, M5S:

Il disegno di legge aprirà le porte ad un vero e proprio far west edilizio in quanto, intervenendo in un quadro di pianificazione assente o superata, finirà col determinare una liberalizzazione selvaggia in materia edilizia e di dare libero sfogo al partito del cemento.

Non a caso, il disegno di legge è stato oggetto di critiche da Legambiente che ha denunciato l’attacco edilizio al territorio. Una riforma del genere manca in Campania da circa venti a anni e si pretende di approvarla subito e senza confronto.

Ha continuato Ciampi che ha annunciato il voto contrario del Movimento 5 Stelle:

Tutto ciò avviene in un momento in cui ci sono centinaia di cantieri già aperti grazie al superbonus che già stanno effettuando la riqualificazione urbanistica.

Ha sottolineato la capogruppo Valeria Ciarambino:

Come Gruppo consiliare di ‘Insieme per il Futuro’, pur comprendendo le ragioni che hanno condotto allo stralcio di alcune disposizioni che sarebbero però dovute – più correttamente – essere collocate nel Testo Unico e che invece oggi ci troviamo ad affrontare come un provvedimento a se stante, ci siamo fin da subito battuti affinché rigenerazione urbana non divenisse sinonimo di nuova costruzione incontrollata, in un contesto, peraltro, che vede le nostre città soggette negli ultimi anni a un costante calo demografico.

Abbiamo deciso di concentrare la nostra azione in Commissione sui seguenti principi, che consideriamo di buon senso e di ragionevolezza: se si è beneficiato del “vecchio” Piano Casa non si può ricorrere ai nuovi aumenti volumetrici previsti dalla nuova normativa per chi non ha beneficiato finora del Piano Casa, l’accesso agli incrementi volumetrici deve essere possibile solo una volta; l’incremento delle volumetrie non deve andare a scapito della qualità dei servizi offerti e degli standard urbanistici, che rappresentano un bene per tutta la cittadinanza.
Continuiamo a nutrire dubbi sulla tenuta costituzionale di una norma, e mi riferisco sempre all’articolo 4 del disegno di legge, che potrebbe apparire come una ulteriore proroga “sotto mentite spoglie” delle disposizioni del Piano Casa tutto ciò in assenza dell’approvazione del Piano Paesaggistico regionale, che pure era stata ritenuta dal MiBAC una precondizione essenziale per la stabilizzazione della normativa in materia di rigenerazione urbana; così come non si può ignorare che ancora troppi Comuni non dispongono, ad oggi, di una pianificazione urbanistica aggiornata, circostanza che potrebbe rendere un po’ troppo ardite alcune delle disposizioni di semplificazione edilizia contenute nella norma come proposte dalla Giunta.

Per questi motivi, Insieme per il Futuro ha annunciato il proprio voto di astensione.

Ha sottolineato il Consigliere della Lega Severino Nappi:

Sulla questione dei sottotetti resta il problema che, nella norma fosse specificato che l’altezza media possa essere di due metri e dieci; inoltre, sul problema dell’abusivismo di necessità, è questo il momento di affrontarlo sciogliendo il corto circuito normativo per il quale solo in Campania ci sono situazioni insanabili e si trovano di fronte alla roulette degli abbattimenti.

Dalla Campania possiamo dare un segnale netto su questo importante con una norma equilibrata per porre fine alle problematiche connesse all’abusivismo di necessità in Campania.

Ha rimarcato la Consigliera Maria Muscarà:

Con questo disegno di legge, nelle more della pianificazione urbanistica, si concedono deroghe anche per i territori che oggi sono in attesa di pianificazione paesaggistica provocando un ulteriore danno al nostro territorio che verrebbe interessato da ulteriori aumenti volumetrici.

La Corte Costituzionale ha riconosciuto le ragioni delle associazioni ambientaliste contro leggi simili della Calabria, della Sardegna e del Piemonte, quindi occorre chiedersi a chi giova questa legge ma lo scopriremo nel tempo della sua vigenza.

Ha evidenziato Pasquale Di Fenza, Moderati:

Questo disegno di legge rilancerà l’edilizia regionale proteggendo lo stesso territorio. Inoltre, non ci stiamo al fatto che la Lega voglia passare per difensore del territorio mentre questo disegno di legge sarebbe l’apriporta degli abusi edilizi, ciò non è, anzi questa legge sarà una grande opportunità per il territorio.

Ha detto il capogruppo della Lega Gianpiero Zinzi:

Nel disegno di legge ci saremmo aspettati più coraggio sui temi dei sottotetti e dell’abusivismo di necessità sui quali il centrodestra aveva presentato le proprie proposte pe andare incontro alle esigenze dei cittadini.

Ha spiegato l’Assessore regionale all’urbanistica Bruno Discepolo:

La gran parte delle Regioni si sono già dotate di queste leggi che incidono su materie di legislazione concorrente in materia urbanistica; per quanto riguarda il piano paesaggistico, la settimana scorsa abbiamo avuto l’ultimo tavolo tecnico con il Ministero dei beni culturali, esso non è stato ancora approvato ma nelle more vigono quindici piani paesistici quindi i territori non ne sono sprovvisti.

Inoltre, per quanto riguarda i sottotetti non abbiamo ritenuto introdurli in questo disegno di legge, rinviandoli alla legge urbanistica generale e definendoli “locali tecnici”, ma per quanto riguarda la problematica dell’altezza, sentenze hanno stabilito che essa è definita con norme dello Stato; anche sul tema dell’abusivismo di necessità e dei condoni, che ha visto il Presidente De Luca in prima linea per difendere i cittadini vittime delle pastoie burocratiche, la competenza è dello Stato.

Ha spiegato il Presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca:

Stiamo intervenendo su una materia che è già parte della vigente legge urbanistica della Regione Campania perché i tempi per l’approvazione di una nuova legge urbanistica sono lunghi in quanto va effettuata la necessaria condivisione ed ascolto dei soggetti coinvolti; questo disegno di legge persegue innanzitutto la tutela ambientale rispetto alla consumazione di altro suolo agricolo e delle aree agricole, cercando di lavorare sull’edificato; l’incentivo all’imprenditoria che è fondamentale per sostenere l’economia soprattutto in una fase in cui rischiamo un ulteriore divaricazione tra nord e sud; per migliorare l’edificato esistente per il rischio sismico; la realizzazione di nuove tecnologie di risparmio energetico; la rimozione delle barriere architettoniche.

I Comuni possono decidere di non applicare le opportunità previste da questo disegno di legge che comunque non è applicabile nelle aree a rischio sismico e in altre aree critiche. Con questa legge partiamo con la trasformazione urbana e con l’economia che essa genera.

Inoltre, a settembre, presenteremo un piano per la valorizzazione dei Parchi regionali, in particolare a Pianura e nell’area est di Napoli intendiamo realizzare un parco urbano, a conferma di una politica che vuole valorizzare l’ambiente.

Anche per quanto riguarda la realizzazione di una presunta torre nell’area di Gianturco, c’è stata una simulazione dei tecnici delle ferrovie, una discussione sul nulla; questa ipotesi di trasformazione urbana è stata presentata da anni con l’obiettivo di realizzare un unico complesso per concentrare tutti gli uffici regionali e per risparmiare 15 milioni di euro di fitti passivi che oggi vengono spesi.

Sarebbe la novità più rilevante di riqualificazione urbanistica per Napoli perché assorbirebbe il traffico in entrata nella città, in un’area raggiungibile via ferro e via gomma, quella davanti all’Hotel Ramada, con la realizzazione dell’hub trasportistico della Regione Campania.

Ha detto il Capo dell’opposizione di centrodestra Stefano Caldoro:

Su questo tema occorre avviare un dibattito specifico in Consiglio regionale, perché sono decisioni di programmazione che competono al Consiglio regionale.

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