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Bradisismo Napoli, bene la prima esercitazione di Protezione Civile

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Evacuazione in uno dei plessi della Scuola Madonna Assunta di Bagnoli

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.

Questa mattina, 22 aprile, si è tenuta la prima delle esercitazioni mirate a testare le procedure operative da adottare in caso di inasprimento dei fenomeni legati al bradisismo.

L’esercitazione ha preso il via con un primo allarme per uno sciame sismico a partire dalle 8:30, di magnitudo 2.7, al quale ha fatto seguito un alert per una scossa più forte alle ore 10:13, quando è arrivata dall’INGV la segnalazione di una scossa di 4.3 gradi rilevata in via Pisciarelli, zona Solfatara.

Il COC, Centro Operativo Comunale, costituito presso la sede della Protezione Civile Comunale, ha intensificato il contatto con la Sala Operativa Regionale, con il Dipartimento della Protezione Civile a Roma e con la Municipalità di Bagnoli ed è scattata l’esercitazione dell’evacuazione in uno dei plessi della Scuola Madonna Assunta di Bagnoli.

Il personale scolastico e gli studenti sono stati accompagnati nel punto di raccolta previsto dal piano di emergenza dell’Istituto e, completate le simulazioni delle verifiche tecniche e le valutazioni dell’eventuale danno all’edificio, sono rientrati a scuola ed hanno ripreso le normali attività.

Dall’Assessorato alla Protezione Civile hanno comunicato:

L’esercitazione di questa mattina si è svolta in maniera ordinata e corretta, non sono state segnalate criticità o assembramenti nell’area della Scuola Madonna Assunta di Bagnoli che ha evacuato la platea scolastica e radunato gli studenti nel punto di raccolta previsto in circa 5 minuti.

All’esercitazione di lunedì farà seguito un ulteriore test, sempre nell’ambito delle procedure previste dalla Pianificazione bradisismica, che si terrà il 30 e 31 maggio prossimi per verificare le azioni operative relative al terzo scenario, quello nel quale si simulerà che le deformazioni del suolo subiscano un incremento nel sollevamento.

Ad ottobre, infine, in programma una terza e più ampia esercitazione per testare la risposta operativa in caso di rischio vulcanico nell’ambito del Piano Nazionale Campi Flegrei.

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