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Bilancio pluriennale UE: deputati chiedono più finanziamenti per crisi

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Parlamento europeo - Strasburgo


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10 miliardi di euro in più per 2024-2027 per migrazione, sfide esterne, autonomia strategica e capacità di risposta alle crisi

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Parlamento europeo in Italia.

Martedì 3 ottobre, i deputati hanno adottato la loro posizione sulla riforma del bilancio a lungo termine dell’UE, sottolineando l’urgenza di renderlo a prova di futuro.
I deputati hanno approvato la loro posizione sulla proposta della Commissione di una revisione intermedia del Quadro finanziario pluriennale, QFP, 2021-2027 con 393 voti contro 136 e 92 astensioni, nella quale chiedono 10 miliardi di euro in più per il periodo 2024-2027, oltre ai 65,8 miliardi di euro proposti dalla Commissione.

Affrontare le sfide più urgenti

Alla luce delle recenti sfide esterne, in particolare la guerra russa contro l’Ucraina, i deputati chiedono 2 miliardi di euro in più, rispetto alla Commissione, per affrontare e le questioni relative alla migrazione, 3 miliardi di euro per la nuova Piattaforma delle tecnologie strategiche per l’Europa, STEP, e 5 miliardi per migliorare la capacità dell’UE di rispondere a crisi impreviste.

Per quanto riguarda i pagamenti del rimborso del debito derivante dal Recovery, i deputati vogliono che questi siano previsti al di sopra dei massimali di bilancio dell’UE per garantire che i programmi UE a diretto beneficio dei cittadini non vengano compromessi, soprattutto in considerazione della potenziale volatilità di questi costi a seguito dell’aumento dei tassi di interesse.

Tempistica critica

I deputati sottolineano che una rapida adozione del nuovo QFP è fondamentale per far sì che sia operativo entro il 1° gennaio 2024 per offrire un quadro di riferimento per il bilancio annuale di quell’anno.

Conferenza stampa

Una conferenza stampa con la Presidente del PE Roberta Metsola e i correlatori si terrà dopo il voto il 3 ottobre alle 14:00 nella sala conferenze del Parlamento a Strasburgo, diretta streaming.

Citazioni

Il correlatore Jan Olbrycht (PPE, PL) ha dichiarato:

Il nostro obiettivo era una proposta ambiziosa ma realistica per la revisione del QFP e siamo riusciti a renderla mirata ma completa. Puntiamo a stabilizzare la situazione dell’Ucraina con un nuovo strumento da 50 miliardi di euro e a sostenere l’economia dell’UE.

Stiamo rafforzando il bilancio con integrazioni per la migrazione e garantendo la flessibilità necessaria per rispondere alle crisi. Stiamo rafforzando l’economia dell’UE con il programma STEP.

Stiamo stabilizzando il bilancio sostenendo la necessità di collocare i pagamenti degli interessi sul debito del Fondo di ripresa dell’UE, linea EURI, al di sopra dei massimali di bilancio dell’UE. Abbiamo bisogno di tutti gli elementi della revisione e ne abbiamo bisogno in tempo – prima del gennaio 2024 – per entrare nell’anno elettorale con un bilancio in pareggio.

La co-relatrice Margarida Marques (S&D, PT) ha dichiarato:

Oggi il Parlamento ha delineato le risorse finanziarie necessarie per i prossimi quattro anni. Esortiamo il Consiglio a unirsi a noi nei negoziati.

Entro il 31 dicembre 2023, vogliamo disporre di mezzi adeguati per sostenere l’Ucraina e continuare a mitigare l’impatto sociale ed economico della guerra, dell’aumento dell’inflazione e della crisi del costo della vita.

Vogliamo assicurarci i fondi necessari per rafforzare l’autonomia strategica dell’UE, attuare il Patto sulla migrazione e navigare nel complesso panorama geopolitico globale di oggi, garantendo al contempo al bilancio un’adeguata flessibilità per affrontare i bisogni emergenti, rispondere alle crisi umanitarie e aiutare gli Stati membri e i cittadini che si trovano ad affrontare i crescenti effetti delle catastrofi naturali.

Prossime tappe

Con questo voto in plenaria, i negoziatori del Parlamento sono pronti ad avviare le discussioni con il Consiglio, Stati membri, che deve ancora definire la propria posizione.

Contesto

Il Quadro finanziario pluriennale, QFP, stabilisce i limiti annuali, i ‘massimali’ di spesa, degli impegni dell’UE in diverse politiche, categorie di spesa chiamate ‘rubriche’, e dei pagamenti annuali complessivi per un periodo di sette anni.

L’attuale quadro per il periodo 2021-2027 è stato adottato nel 2020 e prevedeva una modifica del funzionamento del QFP e possibili proposte di revisione entro il 1° gennaio 2024. La Commissione europea ha proposto una revisione intermedia il 20 giugno 2023.

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