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Ass. Monni su Annuario ARPAT 2020

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Paesaggio Toscana


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‘Strumento prezioso, da integrare con altre banche dati’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Importanza dei dati contenuti nell’Annuario curato da ARPAT, integrazione degli stessi con altre banche dati e ‘traduzione’ per renderli fruibili a tutti.

Ma anche un occhio alle sfide da affrontare nei prossimi mesi, mettendo al centro il concetto di sostenibilità come elemento trasversale a tutte le politiche regionali.

L’Assessore all’ambiente Monia Monni è intervenuta stamattina alla presentazione dell’Annuario 2020 dei dati ambientali della Toscana, curato da ARPAT.

L’evento, organizzato dall’Agenzia regionale si è svolto in modalità online.

Ha detto l’Assessore:

L’Annuario è uno strumento prezioso per tutti coloro che si occupano di ambiente. Il lavoro di comunicazione e informazione ambientale riveste un ruolo centrale e in questa legislatura punto a rafforzarlo e integrarlo al massimo perché è anche da qui che si può recuperare il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni.

L’importanza dei dati ambientali è centrale e sempre in collaborazione con ARPAT nasce la Relazione sullo stato dell’ambiente, quadro completo che integra le diverse banche dati con lo scopo di renderle interoperabili’.

Il dato dev’essere fruibile e una delle sfide di mandato è proprio mettere in comunicazione Annuario e Relazione per creare un sistema capace di rappresentare lo Stato dell’Ambiente in modo chiaro e completo e di ‘tradurre’ il dato ambientale anche per chi non è addetto ai lavori.

Sotto questo profilo vorrei ringraziare ARPAT che, grazie all’utilizzo di infografiche e rappresentazioni sintetiche, permette una comprensione immediata del volume.

Quindi l’Assessore si è soffermata sulle ‘sfide’ di questa legislatura.

Quella appena conclusa ha gettato basi importanti per la transizione verde in Toscana, sono stati inseriti nello Statuto regionale i principi di sostenibilità e di economia circolare, fissando un passaggio culturale che pone l’individuazione di contenuti e obiettivi minimi di tutti i piani regionali settoriali per favorire la transizione ecologica.

La sfida della sostenibilità è un elemento trasversale di tutte le politiche regionali. Dobbiamo lanciare un ‘Green deal toscano’, come patto tra Regione, Europa ed enti locali, per contrastare i cambiamenti climatici e ridefinire i principi dell’economia attraverso un nuovo modello di sviluppo improntato alla circolarità.

Lavoriamo anche a un grande ‘cantiere verde’, per la riconversione ambientale, la transizione energetica, la bonifica e la gestione sicura dei territori.

Proteggere l’ambiente non significa bloccare infrastrutture e investimenti, ma realizzarli con una consapevolezza nuova. Le risorse europee concesse rappresentano un’occasione senza precedenti: dobbiamo farci trovare pronti per gestire progetti, cantieri e dare assistenza ai Comuni.

I punti sui quali saranno concentrati sforzi e risorse nei prossimi mesi?

Ha detto ancora:

I rifiuti spingendo il riciclo di materia e la riduzione della loro produzione, creando nuove filiere di valore; riduzione delle emissioni; creazione di un piano regionale del verde, aumentando alberi e piante negli spazi urbani, come con il bando da 5 milioni che abbiamo prorogato fino a fine anno per aiutare i Comuni in questa operazione.

Ed inoltre, contrasto e adattamento ai cambiamenti climatici, potenziamento del ruolo strategico del volontariato nella Protezione civile regionale, mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico, tutela della biodiversità e del mare e protezione sismica.

Tante sfide da affrontare con consapevolezza e organizzazione. La capacità di ripartenza della Toscana post emergenza sanitaria dipenderà anche da come riusciremo a traghettare istituzioni, imprese e cittadini in una nuova stagione all’insegna della sostenibilità, di un rinnovato rispetto dell’ambiente e dell’innovazione.

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