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Alluvione, Giani accoglie Emiliano: ‘Grazie, la Toscana non è sola’

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Giani ed Emiliano


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Il Presidente della Puglia: ‘Ci saremo finché necessario’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Dodici Regioni con le colonne mobili e duemila persone sono corse in aiuto alla Toscana colpita dall’alluvione per gestire il passaggio dall’emergenza alla ricostruzione.

Lo evidenzia il Presidente Eugenio Giani che stamani, 8 novembre, insieme al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e all’Assessore alla Protezione Civile Monia Monni fa il punto della situazione.

Emiliano è presente con la colonna mobile della Puglia, ma come Giani sottolinea

è anche Vicepresidente della Conferenza delle Regioni e, come tale, rappresenta tutti i 20 Presidenti e tutte le altre 11 regioni, oltre la Puglia, che hanno inviato le loro colonne mobili in aiuto alla Toscana così duramente ferita.

Insieme alla Puglia anche Basilicata, Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Umbria, Val d’Aosta.

Ha detto Giani:

Grazie di cuore alle duemila persone, volontari di alta specializzazione che sono qui ad aiutarci; quando parliamo di collaborazione e sinergia in un momento drammatico, questo è un esempio.

Stiamo passando nella fase dell’intervento minuto, dallo sgombero alla pulizia, abbiamo bisogno di tanto personale, ma anche di qualità. Questo aiuto che viene dalle colonne mobili delle Regioni è un capitolo importante del passaggio dall’emergenza alla ricostruzione.

Spiega subito il Presidente Emiliano:

A nome di tutte le Regioni italiane, sono qui per dire soprattutto che la Toscana è parte dell’identità nazionale e non è sola. Siamo a disposizione per qualunque altra necessità e resteremo qui fino a quando sarà necessario.

Il Vicepresidente della Conferenza delle Regioni ricorda:

Il sistema di Protezione Civile è ben organizzato, ognuno di noi ha compiti che gli vengono assegnati in maniera rapidissima. La gente deve sapere che tutto il Paese si sta mobilitando anche per i piccoli problemi di vita quotidiana.

Poi un passaggio sul contributo della Regione Puglia, che

è a Campi Bisenzio nei settori C e G dove abbiamo 50 volontari e che sta dando una mano con macchinari essenziali come le idrovore.

In comune con la Toscana abbiamo anche il distretto produttivo legato all’alta moda, quindi sappiamo benissimo quali sono i valori in campo e non vediamo l’ora di rimetterli tutti in pista. Sono assolutamente convinto e ritorneremo più forti di prima.

L’Assessore alla Protezione Civile Monia Monni si unisce ai ringraziamenti rivolti ai ragazzi ‘bellissimi, commoventi’, che stanno riempiendo le piazze e le strade coperti di fango per dare una mano:

Sono un contributo preziosissimo. Quando si dice che non c’è il sistema non si considera quel volontariato attivo 365 giorni l’anno e che quando siamo in tempo di pace è comunque al lavoro per essere formato e competente per intervenire nelle emergenze.

Di questo sistema fanno parte quelle persone che sono in mezzo al fango e che oggi sono oltre duemila. Quando si vede un’uniforme che sia quella rossa di Croce Rossa, o gialla e celeste della Misericordia, quella arancione di ANPAS o di VABo della Racchetta, quello è il sistema di protezione civile.

Giani si sofferma sulla questione degli argini, anche in vista dell’allerta arancione prevista nelle prossime ore.

Il nostro genio civile sta operando con grande determinazione

e cita l’intervento a Montale e quello su Bagnolo dove sono in corso ‘lavori consistenti’.

E poi l’iter dei rimborsi sul quale Giani entra nel dettaglio:

Abbiamo mandato a tutte e cinque le province coinvolte l’indicazione di comunicare quali comuni all’interno delle province abbiano avuto danni rilevanti.

I Comuni saranno identificati attraverso il filtro delle Province. A quel punto nominerò soggetti attuatori degli interventi i Sindaci dei Comuni più direttamente coinvolti che sono una quindicina.

A quei Sindaci darò la veste specifica di soggetto attuatore dell’emergenza commissariale e loro decideranno singolarmente in ogni comune, come identificare, probabilmente con un bando, le famiglie più duramente colpite – inagibilità della casa, sgombero, allontanamento anche temporaneo dalla propria abitazione – e le imprese.

Fatto l’elenco in questi comuni, delle famiglie e delle imprese, noi abbiamo una capacità di ristoro diretto fino a 5mila euro per le famiglie e 20mila per le imprese. È un primo intervento temporaneo e un primo segno di risposta.

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