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Profeta

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La Conoscenza comporta dolore e sacrificio nel percorso della propria esistenza umana: finché l’anima resta legata alla materia e la consapevolezza intuitiva trascende come un raggio di luce la pura essenza rinchiusa nel corpo, il cambiamento, mutevole e perpetuo, non può essere arrestato.

Tu, profeta, figlio naturale del mondo, rivelatore del disinganno della fisicità della materia, ermetico e oscuro come un alchimista e puro, nella tua essenza, come un infante dopo il suo primo vagito, hai un’unica missione: risvegliare la coscienza degli eletti!

Nessuno ti riconosce; nessuno crede alle tue parole; ognuno ti deride, ognuno è incatenato nella caverna schiavizzante del mito di Platone. Per quanto tu possa indicare la via e tentare di spianarla ai tuoi successori, soltanto l’occhio onnisciente di anime illuminate si aprirà al vibrato intuitivo del tuo verbo.

Profeta: figlio di uno sciamano e di un’impura sacerdotessa, hai rinchiuso in te il segreto universale e soltanto codici e frammenti, ti è concesso rilasciare, per ordine stesso del “Divino“.

Se solo ti udissero; se solo ti ascoltassero nel tuo dire, il loro intuire sarebbe talmente amplificato e potenziato, che ogni uomo avrebbe il potere assoluto sulle energie basse che lo circondano e avrebbe la capacità medianica di parlare alle volte spirituali.

Profeta, tu sei consapevole che ciò che hai appreso fa parte di una verità divina e inconfutabile: è verità! Ed è questo il senso della quinta legge su cui si reggono le forze dell’Universo: la legge della verità inconfutabile!

Hai imparato a respirare il vento e ad ascoltarne la voce: hai appreso che dall’acqua discende la vita stessa e che, in essa, si celano velati, i codici della verosimiglianza con il fuoco: nella terra arida lasci il segno della tua impronta, senza curarti di esser vestito come un giglio o ricoperto da brandelli di stoffa consunta.

Il tempo è vicino, perché vicina è la rivelazione di mondi in cui viaggia il tuo pensiero: incarnato nella materia, guizzo di luce pronto a perdersi nell’immenso amore universale.

Nel progetto originario del piano infinito sei stato matita del Divino: nel tuo percorso individuale, fra vite, morti e rinascite, sei spirito sottile e illuminante.

Ricacci la paura e il timore; e soltanto il coraggio della riscoperta di ogni giorno, ti spinge in avanti verso la tua meta, fisica e metafisica.

Guardandomi allo specchio, ho intravisto dapprima spettri antichi e rumorosi, provenienti da asfittici ricordi, che non hanno in realtà più senso, né ragione di persistenza nel relazionale presente.  

Oltrepassando a fatica la coltre fumosa di tali forme di energia, ho raggiunto te, che mi stavi attendendo nel tuo presente.

Mi hai guardato, fissandomi negli occhi di uomo, indeboliti dall’oscura pesantezza della materia e mi hai detto:

Ogni uomo è un essere immortale di natura divina e destinato al ritorno: porta a compimento la tua missione, quella che hai scelto nell’altra dimensione, mentre ti trovavi seduto a mirare il piano infinito; è giunto il tuo tempo.

La conoscenza comporta il risveglio; dopo il risveglio il cammino è irto e faticoso; l’anima nella materia si tempra e si arricchisce di nuova esperienza, da riversare nel proprio Spirito originario; la vita si innesta nella vita, come due cerchi concentrici disegnati in forma d’Infinito.

Il profeta torna al suo cammino, lontano dalla sua patria, racchiudendo e custodendo in sé, i misterici segreti dell’Universo.

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Autore Antonio Masullo

Antonio Masullo, giornalista pubblicista, avvocato penalista ed esperto in telecomunicazioni, vive e lavora a Napoli. Autore di quattro romanzi, "Solo di passaggio", "Namastè", "Il diario di Alma" e "Shoah - La cintura del Male".