Un rapporto delle Nazioni Unite rivela ulteriori restrizioni al lavoro delle organizzazioni umanitarie presenti nelle aree in mano ai ribelli
La milizia Houthi continua a ostacolare il lavoro e gli spostamenti delle organizzazioni umanitarie internazionali e locali nello Yemen, imponendo nuove restrizioni ai permessi di ingresso e di movimento delle ONG e rallentando, di fatto, l’arrivo degli aiuti per la popolazione.
Tali limitazioni hanno rafforzato la morsa del movimento sulle organizzazioni umanitarie nei governatorati di Hodeidah e Hajjah.
Secondo quanto denuncia il rapporto settimanale dell’Ufficio delle Nazioni Unite in Yemen, le milizie sciite hanno anche impedito agli operatori yemeniti di muoversi se non in presenza di scorte, trattenendoli ai posti di blocco e chiedendo di consegnare una copia degli elenchi dei beneficiari degli aiuti e dei contratti di noleggio auto.
Inoltre, il rapporto delle Nazioni Unite ha indicato che le restrizioni imposte al movimento delle organizzazioni umanitarie, al loro personale e alle merci all’interno e verso lo Yemen sono quelle più segnalate. Sono stati comunicati 369 incidenti di questo tipo, inclusi ritardi o negazione dei permessi di viaggio, oltre alla detenzione del personale nei posti di blocco nei governatorati settentrionali del Paese.
Il dossier affermava che il movimento per gli operatori umanitari nei governatorati di Hodeidah e Hajjah è rimasto particolarmente difficile, poiché alle dipendenti donne yemenite era richiesta la scorta durante lo spostamento e le autorità locali hanno impedito l’accesso alle operazioni di spostamento nel sud di Hodeidah.
L’intervento degli Houthi nelle operazioni umanitarie rimane un grosso ostacolo al lavoro delle organizzazioni in Yemen, poiché sono stati segnalati oltre 210 incidenti di questo tipo. Sono 21 le nuove direttive e istruzioni emesse dalle autorità Houthi che violavano i programmi umanitari delle ONG indipendenti e delle Nazioni Unite.
Autore Redazione Arabia Felix
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