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Mare, FIPE chiede intervento urgente alla regione

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Litorale Domitio


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Rischio catastrofe ambientale sul Litorale Domitio

Riceviamo e pubblichiamo.

Allerta massima a Licola (NA) per i balneari e non solo: da ormai tre settimane, spiega il presidente regionale della FIPE – Confcommercio Imprese per l’Italia Salvatore Trinchillo, le pompe di sollevamento che dovrebbero deviare verso il depuratore di Cuma le acque delle condotte fognarie provenienti da Giugliano sono ferme perché guaste, “pare a causa di un furto di rame”.

Il dirigente del sindacato ieri, 6 ottobre, intanto, ha chiesto ufficialmente un intervento urgente a Fulvio Bonavitacola nella sua doppia veste di Assessore regionale all’ambiente e vicepresidente della Regione.

Le conseguenze di questo blocco, infatti rischiano di essere devastanti per l’intero litorale: in questa situazione le acque degli scarichi fognari, infatti, confluiscono nel cosiddetto Canale Abruzzese e da qui arrivano direttamente a mare senza subire attualmente alcun tipo di trattamento, con tutto ciò che evidentemente ne consegue.

Ha spiegato Trinchillo nella nota trasmessa a Bonavitacola:

Se tutto questo dovesse perdurare la situazione potrebbe compromettere gli enormi sforzi finora compiuti, soprattutto dalla Regione Campania, per il disinquinamento del Litorale Domitio ed il rilancio turistico dell’intera area.

Uno scenario a dir poco allarmante degno di una catastrofe ambientale che metterebbe in grave crisi l’economia locale, già fortemente provata da un analogo episodio di pochi anni fa che danneggiò non poco l’immagine del territorio ed il suo indotto turistico.

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