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Maltempo Toscana, fanghi e rifiuti diventano l’emergenza

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Monni e Giani


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Regione lavora ad accordo con spurghisti

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Strade, ma soprattutto fanghi e rifiuti. Di questo hanno parlato il Presidente della Toscana Giani e l’Assessore alla Protezione Civile Monia Monni nel briefing serale con i giornalisti sugli aggiornamenti dell’emergenza maltempo. E poi i ristori.

Racconta il Presidente Giani:

Incomincia ad essere forte la richiesta di chiarezza sulle procedure per ottenere rimborsi ed avere una compensazione dei danni subiti.

Danni che ad oggi quantifico in in almeno cinquecento milioni di euro, tra pubblico e privato, in un’area della Toscana, come quella tra Firenze, Prato e Pistoia, che è tra le più laboriosa, densa di piccole e medie imprese, con case che si alternano ad aziende e capannoni.

Per questo Giani fa un appello agli istituti bancari:

In questo momento c’è bisogno di grande tolleranza e supporto. Dobbiamo studiare modi per sospendere i mutui: tanti me lo hanno chiesto.

Studiamo anche un modo per fermare la concentrazione di bollette: chiederò una sospensione per gli alluvionati.

Cerchiamo infine di portare aiuto anche con il microcredito, attraverso piccoli prestiti, perché possa mettersi subito in moto un circuito dell’economia della ricostruzione.

Finita l’emergenza, adesso è la fase che anticipa la ripartenza.

Anche la Regione farà la sua parte: domani ne discuteremo in Giunta

dice il Presidente, che oggi è stato a Cerreto, Stabbia, Quarrata e Catena e in serata sarà a Campi Bisenzio, dove si vive anche la situazione più critica.

Annota:

C’è disagio tra le gente ma anche voglia di lottare e la situazione della viabilità sta migliorando: quelle interrotte o che rendono impossibili arrivare alle case delle persone sono davvero poche a questo punto.

L’emergenza in questo momento diventa altro: i fanghi, per l’appunto, da rimuovere e i rifiuti da portare via.

Spiega l’Assessore Monia Monni:

Sui fanghi adotteremo la strategia già messa in campo di recente in Emilia Romagna, con cui siamo in contatto.

Stiamo lavorando ad un accordo quadro con gli spurghisti che decideranno di aderire. Ci saranno tariffe orarie concordate e l’accordo permetterà ad ALIA, il gestore dei rifiuti che lo firmerà, di programmare le priorità degli interventi da eseguire, prima fra tutte far tornare le fogne a ricevere.

Ma dobbiamo bloccare anche le speculazioni, già in atto. Ci sono spurghisti che hanno chiesto fino a 10 mila euro per liberare le cantine di casa. È intollerabile. L’accordo che formalizzeremo nei prossimi giorni servirà anche a regolare i prezzi.

Altra emergenza è quella dei rifiuti. Si stanno accatastando e sono sempre più numerosi.

Racconta Monni:

Sono già piene alcune aree di stoccaggio individuate dai Comuni e da domani un referente di ALIA sarà presente nella Sala operativa della Protezione Civile per coordinarsi al meglio.

Il Presidente Giani ha già firmato l’ordinanza che equipara i rifiuti speciali a quelli urbani.

Gli operatori lavoreranno prevalentemente di notte, per complicare di meno la viabilità.

Avverte Monni:

Non riusciremo però a togliere tutti i rifiuti in un tempo brevissimo. Solo per i rifiuti urbani si parla al momento di almeno 150 mila tonnellate, che è una cifra astronomica.

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