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Iran: enorme incendio nella caserma di Ahwaz

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Delle Guardie Rivoluzionarie e dei Basij

Un imponente incendio è avvenuto nella notte del 9 dicembre nella caserma “Imam Hussein” delle Guardie Rivoluzionarie e dei Basij ad Ahwaz. Gli attivisti sui social network hanno mostrato l’accaduto in un video.

Il filmato mostra le fiamme che si alzano in un’area militare all’interno della città di Ahwaz, capoluogo della provincia dell’Arabistan, Khuzestan. Lì si trova una caserma militare intitolata alla “zona dell’Imam Hussein per la resistenza dei Basij ad Ahwaz”.

Si tratta di una delle aree sotto il controllo del Corpo della Provincia e la Guardia Rivoluzionaria la utilizza come sede della “Guardia Rivoluzionaria nella Divisione Imam Hussein ad Ahwaz” e del “Basij nella Divisione Imam Hussein ad Ahwaz”.

La “Divisione delle Guardie Rivoluzionarie dell’Imam Hussein al-Ahwaz” e la “Divisione Basij dell’Imam Hussein al-Ahwas” sono i due centri principali delle Guardie Rivoluzionarie nella città e nell’intera provincia, tra i quartier generali più importanti delle Guardie Rivoluzionarie in Iran, che svolgono un ruolo centrale nelle misure di sicurezza e nella propaganda, oltre a guidare la repressione delle proteste nella città di Ahvaz.

Le autorità iraniane non hanno ancora commentato l’accaduto e non è chiaro se sia stato provocato da un attentato o per altri motivi.

In concomitanza, sono stati pubblicati altri video sull’incendio di diverse basi Basij in varie città iraniane. Tra queste un enorme incendio in una base Basij a “Radwan Shahr” nella provincia di Gilan nel nord dell’Iran, e di una base Basij nella città di Mashhad, la capitale della provincia di Khorasan Razavi nel nord-est dell’Iran.

Uno di loro ha commentato in un video che l’incendio di parte di questa base è avvenuta per protesta contro l’esecuzione di Mohsen Shakari.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.