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G20 delle spiagge, 260 esperti per il futuro del turismo

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G20s


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Il summit si terrà dal 5 al 7 settembre a Bibione (VE) e riunirà le prime 20 spiagge italiane per presenze di turisti

Riceviamo e pubblichiamo.

Ben 260 partecipanti tra sindaci, assessori regionali, esponenti della politica nazionale, esperti, operatori turistici, studiosi, giornalisti e opinion maker. Venti spiagge, le prime in Italia per presenze con 60 milioni di turisti accolti ogni anno, pronte a fare sinergia e a creare un coordinamento strategico. Tre giorni di eventi e 16 tavoli di lavoro con un unico, grande obiettivo: scrivere il futuro del turismo balneare italiano.

È tutto pronto per il taglio del nastro del primo G20 delle Spiagge italiane, G20s, in programma a Bibione dal 5 al 7 settembre, ideato e organizzato dal Comune di San Michele al Tagliamento – Bibione (VE), in collaborazione con Bibione Live – Consorzio di Promozione Turistica e con il patrocinio della Regione del Veneto.

Le 20 più importanti destinazioni balneari della penisola, selezionate in base alle presenze registrate nel 2016, daranno vita a un vero e proprio summit, il primo di questo genere, lanciato in Italia con la volontà di farne un appuntamento annuale e itinerante lungo tutta la penisola. Tre giorni in cui amministratori pubblici, tecnici del turismo, studiosi e decision maker si confronteranno per pianificare le strategie di sviluppo del settore, individuare possibili sinergie, scambiarsi buone pratiche. Un confronto che avrà sempre come punti di riferimento tre pilastri fondamentali: sostenibilità, innovazione e progettazione strategica.

Le spiagge coinvolte
Al G20s sono state invitate le località balneari di sette regioni: accanto alla spiaggia veneta di Bibione, le corregionali Cavallino Treporti, Jesolo, Caorle e Chioggia; le friulane Lignano Sabbiadoro e Grado, la riviera romagnola e l’Emilia con Rimini, Riccione, Cesenatico, Bellaria-Igea Marina, Comacchio, Cervia e Cattolica; la Campania con Sorrento, Forio e Ischia, Vieste per la Puglia, Castiglione della Pescaia per la Toscana e la Costa Smeralda con il comune di Arzachena.

Il messaggio di benvenuto del sindaco di San Michele al Tagliamento

È il pensiero di Pasqualino Codognotto, sindaco di San Michele al Tagliamento – Bibione:

In un mondo sempre più globalizzato le sfide si vincono con una visione ampia delle questioni e con una strategia condivisa. L’idea del summit è nata dalla convinzione che le nostre località, pur con le loro differenze e peculiarità, si trovano a dover affrontare sostanzialmente le stesse criticità, ma hanno anche davanti le medesime opportunità di crescita.

Sono sicuro che il lavoro che faremo insieme in questi tre giorni potrà rappresentare un’occasione unica per definire concretamente lo sviluppo turistico dei nostri territori. Spero, inoltre, che questo primo vertice possa gettare le basi per un coordinamento permanente tra le nostre realtà e che altri comuni nei prossimi anni possano e vogliano raccogliere il testimone di Bibione.

I temi “caldi” del turismo balneare
I sindaci dei comuni partecipanti arrivano al summit con numerose tematiche sulle quali confrontarsi. Una delle problematiche di maggiore attualità è sicuramente quella dell’abusivismo commerciale, sentita in modo particolare da Bibione, Caorle e Vieste.

Sottolinea Luciano Striuli, sindaco di Caorle:

La lotta all’abusivismo commerciale è prioritaria per noi. Proprio in queste settimane abbiamo adottato una delibera che consente di sanzionare anche chi acquista prodotti da venditori palesemente non autorizzati.

Un altro tema centrale è rappresentato dalle politiche ambientali e della sostenibilità.

Sottolinea Alessandro Ferro, sindaco di Chioggia (VE):

Quelle del ripascimento, della qualità dell’acqua, dei rifiuti spiaggiati sono questioni che ogni anno si ripropongono con assoluto rilievo, non solo durante la stagione estiva, per tutto il litorale del Veneto.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche un’altra località balneare del Nordest.

Osserva Dario Raugna, sindaco di Grado:

Il nostro Comune ravvisa diverse criticità, in particolare per quanto riguarda la gestione ambientale, ovvero la questione delle fanerogame e dei ripascimenti, per le quali è necessaria una semplificazione delle procedure per la movimentazione in genere di materiale sabbioso e spiaggiato.

Così come è particolarmente sentito il tema dei servizi.

Afferma Valerio Zoggia, sindaco di Jesolo (VE):

Tra le criticità che porterò ci saranno sicuramente il servizio di raccolta differenziata sull’arenile e la gestione dei rifiuti spiaggiati.

In particolare i costi per la pulizia e lo smaltimento dello “spiaggiato” sono a carico delle società pubbliche che garantiscono il servizio, pur essendo rifiuto che viene trasportato dai fiumi su cui, a monte, si affacciano anche altri comuni. Penso sia opportuno che si crei una forma di corresponsabilità nella gestione e nella redistribuzione dei costi di questo servizio.

In questo elenco non possono mancare tutte le problematiche di natura maggiormente normativa.

Sottolinea Giancarlo Farnetani, sindaco di Castiglione della Pescaia:

Dovremo affrontare tutte le soluzioni che riguardano le normative ancora incerte legate alla direttiva servizi, che ad oggi stanno ingessando le volontà imprenditoriali proiettate a migliorare e adeguare i servizi di spiagge alle nuove esigenze del turismo balneare.

Credo che sarà questa la criticità principale, ma ritengo indispensabile confrontarsi anche sul fondo di solidarietà comunale, che penalizza i piccoli comuni turistici. La fiscalità locale è sicuramente un tema che non consente alle amministrazioni di essere al passo con le esigenze di ammodernamento e sviluppo dei servizi al turista.

Prende posizione Giuseppe Cuomo, sindaco di Sorrento (NA):

Per Sorrento al centro del dibattito deve essere inserita la questione della gestione del demanio marittimo. Una competenza trasferita da Stato e Regioni ma ancora non definita. A mio avviso sarebbe opportuno che venisse data ai Comuni la possibilità di fare le proprie scelte in maniera autonoma, sia sotto l’aspetto dei canoni demaniali, sia soprattutto per la progettualità da mettere in campo per il futuro.

Altro tema forte in questo contesto è quello della Bolkestein.

Lancia l’allarme Roberta Nesto, sindaco di Cavallino Treporti (VE):

Non è nemmeno immaginabile prevedere quali potranno essere le conseguenze quando tutte le concessioni demaniali scadranno insieme e gli enti si troveranno costretti a bandire numerosissime gare che, allo stato attuale, non sono presidiate da una normativa certa e chiara.

Le spiagge del G20s dovrebbero presentare al Governo una proposta unitaria in merito al superamento della normativa in materia di assegnazione delle concessioni demaniali, favorendo quella soluzione che, sostenuta dalle associazioni di categoria del settore, va sotto il nome di doppio binario.

Da un punto di vista squisitamente politico, Rimini segnala invece l’urgenza di

concretizzare una politica industriale del turismo italiano, necessaria a non perdere ulteriori quote di mercato

come dichiara Andrea Gnassi, sindaco di Rimini che aggiunge:

È, inoltre, necessario che il nuovo Governo dica agli operatori e agli enti locali cosa intende fare. Dobbiamo uscire dall’incertezza, perché proprio questa ‘vacatio‘ politica e legislativa sta bloccando investimenti e progetti per il futuro, penalizzando l’intero comparto turistico del Paese.

Turismo balneare e accessibilità
Tra i temi che caratterizzeranno questo summit c’è anche quello dell’accessibilità, non a caso tra le presenze più illustri del vertice c’è quella del sottosegretario al Ministero della Famiglia e della Disabilità, Vincenzo Zoccano.

Proprio l’esponente dell’attuale Governo ha sottolineato più volte nei mesi scorsi un concetto di cui dovranno tenere conto le spiagge del futuro.

Ha affermato Zoccano:

Dove vive bene una persona con disabilità vivono meglio tutti.

Un campo, quello dell’accessibilità, nel quale esistono già delle best practice da scambiare tra le 20 spiagge, come nel caso di Castiglione della Pescaia, Bandiera Lilla dell’accessibilità, o di Chioggia, che insieme con la Regione Veneto e tre Ulss del litorale – Veneto Orientale, Serenissima e Polesana -, ha inaugurato da poco il progetto ‘Mare e spiagge senza barriere’, proponendo una serie di attività e servizi di trasporto a sostegno delle persone diversamente abili.

Programma del summit
Ad aprire ufficialmente il summit sarà, mercoledì 5 settembre alle 14:30 al Savoy Beach Hotel & Thermal Spa, una conferenza di presentazione aperta a tutti. Dopo l’introduzione e i saluti degli organizzatori del vertice, esperti e studiosi prenderanno la parola per fare il punto dell’attuale situazione del comparto. Nel corso del pomeriggio interverranno Mara Manente del Ciset, che affronterà il tema ‘Scenari dall’Europa: BlueMed e Blue Economy’, seguita da Italo Candoni di Confindustria Veneto, che parlerà invece di ‘Policy Regionali turistiche: osservazioni e modelli di sviluppo’.

Il docente dell’Università di Padova Antonio Scipioni relazionerà sul tema ‘La gestione ambientale come sviluppo strategico locale’, mentre Jan Van Der Borg dell’Università Ca’ Foscari affronterà l’argomento ‘Piccoli comuni, grandi afflussi: il problema dell’alta densità turistica’.

A conclusione della giornata, intorno alle 16:15, la responsabile scientifica del summit, Adriana Miotto, e Riccardo Da Re di Etifor-Università di Padova, presenteranno i tavoli tecnici e i relativi aspetti logistici. Il secondo giorno del summit, 6 settembre,sarà interamente dedicato alle sessioni di lavoro dei tavoli tecnici, le cui idee confluiranno prima in una “Galleria delle Proposte” e, infine, in un documento che sarà condiviso e sottoscritto da tutte le spiagge presenti. Il 7 settembre, infatti, il Savoy Beach Hotel & Thermal SPA ospiterà, dalle 10:00, un convegno di chiusura aperto a tutti che culminerà, dopo una relazione del direttore generale turismo del MiBACT, Francesco Palumbo, sul tema della programmazione strategica e gli scenari futuri, con una serie di interventi delle autorità presenti e, appunto, la firma del documento finale del G20s.

I tavoli tecnici
Nei tre giorni dell’evento 260 tra sindaci, assessori regionali, tecnici, studiosi, operatori del settore e decision makers si confronteranno in 16 tavoli tematici raggruppati per 6 macroargomenti: Gestione ambientale; Finanziamenti e risorse; Gestione delle spiagge; Prodotti e scenari futuri; Servizi; Management delle destinazioni balneari.

A guidare i lavori dei tavoli sono stati chiamati alcuni tra i più illustri esperti delle tematiche di riferimento: docenti universitari, studiosi, professionisti e manager che con le loro competenze arricchiranno i contenuti del vertice. Particolare attenzione verrà riservata al tema dei servizi pubblici, in particolare a quelli relativi alla sanità, alla gestione dell’acqua, alla gestione dei rifiuti e alla sicurezza.

La metodologia “World Cafè”
Ogni iscritto al summit ha scelto una tra le sei macro-aree di discussione e parteciperà ai lavori relativi a quell’area. Ciascuna macro-area è composta da due o tre tavoli tecnici. L’attività dei diversi gruppi sarà organizzata in sessioni, una per ogni tavolo tematico, in modo da dare la possibilità ai partecipanti di contribuire a tutti i tavoli tecnici della propria macro-area. Ogni tavolo sarà gestito da un esperto, al quale verrà affiancato un assistente. L’intera macro-area sarà coordinata da un facilitatore.

Dopo una breve introduzione ai lavori da parte del facilitatore, i partecipanti verranno suddivisi nei tavoli tecnici. L’esperto introdurrà brevemente l’argomento e lo scenario di riferimento. A quel punto inizierà la discussione: nei primi 40 minuti ci si focalizzerà sulle problematiche riscontrate nei propri contesti lavorativi, mentre nei 40 minuti successivi si raccoglieranno le best practice collegate al tema di riferimento e le proposte di miglioramento. I punti principali emersi dalla discussione verranno sinteticamente riportati su dei cartelloni già presenti nella stanza.

La “Galleria delle proposte”
Una volta terminati i lavori dei tavoli, nel pomeriggio del 6 settembre i partecipanti si ritroveranno al Villaggio Turistico Internazionale, dove verranno affissi dei cartelloni con le proposte emerse da tutti i tavoli tecnici. In questa fase ci si potrà confrontare liberamente e ci sarà la possibilità di integrare i contenuti. A ogni partecipante verranno inoltre consegnati cinque bollini da attaccare a fianco alle proposte ritenute maggiormente interessanti e prioritarie. Successivamente verrà stilata una graduatoria delle idee più votate.

Presentazione dei risultati
I risultati delle consultazioni e le proposte emerse dai tavoli saranno presentati pubblicamente nel corso di un convegno in programma nella giornata conclusiva, il 7 settembre alle 10 al Savoy Beach Hotel & Thermal. In questa occasione, oltre agli amministratori comunali e regionali protagonisti del summit, agli esperti e agli operatori del settore, saranno presenti il sottosegretario al Ministero della Famiglia e della Disabilità, Vincenzo Zoccano, e i senatori Marco Croatti, componente della X commissione permanente Industria, Commercio e Turismo, e Andrea Ferrazzi, membro della XIII commissione permanente Territorio, Ambiente e beni ambientali.

Sarà presente, inoltre, il direttore generale del Ministero per i Beni e le Attività culturali, Francesco Palumbo. I risultati del G20s confluiranno in un documento d’indirizzo in grado di incidere sui piani di sviluppo strategici, a livello comunale, regionale e anche nazionale. L’obiettivo più immediato del summit è infatti la creazione di un vero e proprio coordinamento tra le destinazioni balneari italiane, in grado di applicare da un lato le metodologie e i modelli forniti dal Piano strategico di sviluppo del Turismo, PST, del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e, dall’altro, di fornire “dal basso” dei validi contributi allo stesso PST 2017-2022 e alle varie programmazioni regionali.

Sedi ospitanti
Saranno cinque i siti in cui si svolgeranno i lavori, a partire dal principale, il Villaggio Turistico Internazionale, il complesso a cinque stelle tra i fiori all’occhiello della località veneta. Qui oltre al quartiere base del summit saranno ospitate le attività dei tavoli inseriti nelle tematiche Gestione delle spiagge, Servizi, Prodotti e scenari futuri.
La palma di sede più suggestiva va però al Faro, struttura simbolo di Bibione composta dalla torre cilindrica e da un edificio rettangolare in cui si terranno i tavoli tematici relativi al panel Gestione ambientale. Un altro importante sito del summit sarà la sede dell’Associazione Bibionese Albergatori, ABA, dove si svolgeranno i tavoli delle tematiche del Management delle destinazioni balneari. Le strutture della Delegazione comunale ospiteranno invece i lavori del settore Finanziamenti e risorse. Complessivamente saranno 10 le sale impegnate dai lavori del summit. I due eventi aperti al pubblico, che apriranno, mercoledì 5 settembre alle 14:00 e chiuderanno, venerdì 7 alle 10:00 il vertice, si svolgeranno infine al Savoy Beach Hotel & Thermal Spa.

Top secret la sede del prossimo G20s
Al momento non è ancora stato svelato il nome della località a cui verrà affidata l’organizzazione del prossimo G20s. C’è chi però ha già dato la propria disponibilità a ospitare una delle future edizioni, come il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, secondo il quale il summit

Potrebbe svolgersi un anno al nord, poi al centro e, infine, nel sud Italia. In quest’ottica, Jesolo è pronta a candidarsi per ospitare il vertice nel 2021.

Il metodo di selezione utilizzato
Per individuare i 20 comuni partecipanti ci si è basati su un criterio quantitativo: il numero di presenze dei turisti negli esercizi ricettivi delle spiagge italiane.

Spiega Adriana Miotto, responsabile per i contenuti scientifici G20s:

Un parametro oggettivo, che fa riferimento ai dati Istat riferiti all’anno 2016 e che include le destinazioni che incentrano le loro presenze turistiche in modo esclusivo sul prodotto balneare.

Per quanto riguarda, invece, la definizione delle tematiche sulle quale ci si confronterà chiarisce Miotto

Sono state individuate le principali sfide che si troveranno ad affrontare le destinazioni balneari nel prossimo futuro.
Stiamo parlando infatti di località turistiche che hanno in comune problematiche legate alla gestione ambientale, all’alta densità turistica, alla necessità di destagionalizzare l’offerta, all’abusivismo commerciale, alla gestione della sicurezza delle spiagge, all’accessibilità e alla progettazione dei waterfront.

Non dimentichiamoci poi che si tratta per la maggior parte di comuni piccoli, alcuni hanno meno di 10 mila residenti, come a esempio Lignano, Grado e Castiglione della Pescaia, e si trovano però a dover gestire dei flussi ingenti. È quindi fondamentale affrontare insieme queste sfide e favorire un confronto e uno scambio di best practice, a più livelli, per arrivare alla definizione di linee strategiche comuni che siano in grado di portare un valore aggiunto alle varie policy regionali e nazionali.

Proprio per garantire un confronto che tenga presente più punti di vista e a più livelli, ai tavoli parteciperanno delle delegazioni comunali miste pubblico-private, le DMO, Destination Management Organization, i rappresentanti delle associazioni di categoria e verranno invitati anche gli assessori regionali.

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