Home Territorio ‘Il fascino dell’impossibile’, toccante docu-film

‘Il fascino dell’impossibile’, toccante docu-film

1526


Download PDF

Proiezione in anteprima per la stampa

Al Cinema Azzurro Scipioni di Roma il 15 gennaio, ore 11:00, abbiamo avuto il piacere di assistere all’anteprima per la stampa del nuovo film di Silvano Agosti, ‘Il fascino dell’impossibile’. Le proiezioni per il pubblico avverranno sabato 23 alle 20.30 e domenica 24 alle 21.30. Le musiche sono di Ennio Morricone, la voce solista e Mantra Thea Crudi, la fotografia Silvano Agosti (a.i.c.), il montaggio di Silvano Agosti, Giuliana Zamariola e Lorenzo Agosti. Il film, realizzato presso La cittadella dell’Oasi di Troina (EN), è prodotto da Edizioni L’Immagine s.r.l.

È un docu-film accattivante, dolce, toccante quello del grande regista Silvano Agosti.

Prima di addentrarsi sul focus del suo lavoro ovvero L’Oasi, una struttura sita a Troina, in provincia di Enna, Agosti, fa un quadro generale della situazione storica in cui viene inserita la nascita di questa struttura.

Immagini dell’Istituto Luce ci mostrano il Duce, Benito Mussolini, pronunciare, dinnanzi ad una Piazza Venezia gremita, la dichiarazione di guerra. Durante il conflitto, per la sua posizione geografica, la città di Troina diviene una roccaforte dei Nazisti che le forze alleate scardinano, portandoli alla resa in 5 giorni. Questa guerriglia lascia il piccolo comune siciliano nudo, senza difese che si mostra, così, nella sua interezza.

Ed è qui che entrano in gioco i disabili, persone nascoste dalle famiglie di appartenenza perché definiti “un castigo di Dio”. Resosi conto di questa situazione, Don Luigi Ferlauto decide di prendersene carico: “In Sicilia non c’era niente per i disabili, era un vero deserto e negli anni 50, con un pugno di volontari, è nata l’Oasi”.

Parte dal nulla, sfruttando e riutilizzando le macerie presenti sul territorio per edificare quella che oggi è L’Oasi, una struttura-dormitorio specializzata nella ricerca sul ritardo mentale, attualmente accreditata al Servizio Sanitario Nazionale, munita di sale riabilitative ed operatorie il cui scopo è garantire un trattamento dignitoso ai disabili. A collaborare oggi sono circa 1000 persone e le diagnosi compiute ogni anno su pazienti che arrivano da tutt’Italia, si aggirano intorno alle 5000.

L’aspetto che lascia di stucco di questa vicenda riguarda il fatto che ai pazienti ed ai loro familiari non viene fatto pagare nulla. “Ognuno è qualcuno da amare” questa è una delle tante perle sciorinate da Ferlauto durante il film.

Il volontariato, dicevamo, è la chiave del progetto. A colpire positivamente è la gioia con la quale i volontari si interfacciano ai pazienti presenti nella struttura. Ogni piccolo passo in avanti, fatto da uno di loro, regala gioia a chi glielo vede compiere. È una gioia che tutto il paese condivide e sostiene.

A emozionare ancor di più è la forza e l’energia di Don Ferlauto, un uomo di 95 anni, novantaduenne ai tempi del girato, che ama e viene reciprocamente amato dai disabili presenti nella struttura.

Deboli e forti devono imparare a convivere”: questa, secondo lui la chiave per far sì che il disabile, una volta tornato in famiglia, non si senta più un emarginato.

Altra frase che da sempre contraddistingue la sua forza d’animo è “Col niente ho fatto tanto, col poco, molto”.

Il sogno che il volenteroso Ferlauto sta provando a realizzare è quello di “Città aperta dopo di noi”, luogo in cui normodotati e disabili convivano serenamente.

Il fascino dell’impossibile’ è un film commovente che celebra, con grande sensibilità e delicatezza, il valore della solidarietà e dell’amore verso i meno fortunati, i deboli, i disabili.
La pellicola è dedicata proprio a Luigi Orazio Ferlauto, ai “Suoi” disabili e ai volontari.

Alla fine della proiezione, Silvano Agosti ci tiene a puntualizzare alcune cose.
La prima è la forza d’animo con la quale Don Luigi Ferlauto affronta le sue giornate.
La seconda, riguarda una tematica importante: “tra i 600 disabili presenti nella struttura, 60 sono figli di mafiosi, per questo la padrona della regione e dello stato, non solo non tocca questa struttura, ma sprona i soggetti che controlla ad investirci”.

Film come questo aiutano a comprendere e a capire le cose importanti della vita, arrivando a dare il giusto valore alle gioie ed ai dolori.

Un film, ‘Il fascino dell’impossibile’, che consigliamo vivamente.

L’appuntamento è quindi presso il Cinema Azzurro Scipioni di Roma sabato 23 alle 20.30 e domenica 24 alle 21.30.

 

Print Friendly, PDF & Email