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Al Maestro Roberto De Simone il Premio ‘San Pietro a Majella’

1962
Roberto De Simone, Elsa Evangelista


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Il 12 maggio Lectio Magistralis sulla figura di Giovanni Paisiello

Riceviamo e pubblichiamo dal Responsabile Relazioni con i mezzi di comunicazione del Conservatorio di Musica di Napoli San Pietro a Majella.

Venerdì 12 maggio, alle ore 18:00, nella sala Scarlatti del Conservatorio di Napoli, il M° Roberto De Simone, una delle figure simbolo della cultura partenopea e rappresentante della napoletanità nel mondo, riceverà il Premio ‘San Pietro a Majella’, giunto alla sua terza edizione. Il M° Roberto De Simone terrà una Lectio Magistralis intorno alla figura di Giovanni Paisiello, concludendo ufficialmente le celebrazioni dedicate al compositore ‘napoletano’.

Per l’occasione si esibiranno, diretti da Demetrio Morricca, l’Orchestra e i solisti del San Pietro a Majella:
Francesco Auriemma, Mariano Buccio, Marianna Capasso, Imma Caputo, Dario Cavaliere, Antonio Landolfi, Luca De Lorenzo, Angela Luglio, Sabrina Sanza, Gianluca Pantaleone, Alessandro Romano.

In programma arie e insiemi paisielliani da ‘Barbiere di Siviglia’, ‘Nina pazza per amore’, ‘Re Teodoro in Venezia’, ‘Osteria di Marechiaro’, oltre alle Sei variazioni sul tema ‘Nel cor più non mi sento’ di L. van Beethoven WoO 70, con Stefano Foglia al pianoforte.

Istituito dal direttore Elsa Evangelista, in onore agli Artisti che, formatisi a Napoli, portano nel mondo il nome di quello che due secoli fa nacque come Real Collegio di Musica, il prestigioso premio è giunto ormai alla sua terza edizione.

Assegnato negli anni precedenti a maestri del calibro di Aldo Ciccolini, premio ‘San Pietro a Majella’ 2013, e Riccardo Muti, premio ‘San Pietro a Majella’ 2014, il Premio ‘San Pietro a Majella’ riconosce il merito dei più grandi musicisti napoletani e ne suggella l’attività internazionale con la gratitudine di continuare a portare lustro all’antica istituzione di formazione musicale napoletana.

Roberto De Simone
Regista di teatro e musicologo italiano (n. Napoli 1933). Studioso dell’espressività popolare della Campania, ha dedicato alle feste in uso in questa regione il volume ‘Carnevale si chiama Vincenzo’ (con Annabella Rossi, 1977).
I suoi interessi antropologici sono confluiti anche, tra l’altro, in lavori come ‘Il segno di Virgilio’ (1982), ‘Fiabe campane’ (1993), ‘Il presepe popolare napoletano’ (1999) e ‘La cantata dei pastori’ (2000). Più di recente ha pubblicato: ‘Le Guarattelle fra Pulcinella, Teresina e la Morte’ (2003), ‘Prolegomeni al Socrate immaginario’ (2005) e ‘Novelle k666’ (2007).

Ha svolto inoltre l’attività di musicista e di regista teatrale, spesso in collaborazione con la Nuova compagnia di canto popolare, proponendo alcuni spettacoli di successo come ‘La gatta Cenerentola’ (1976) e ‘L’Opera Buffa del Giovedì Santo’ (1980), direttamente ispirati alla tradizione musicale del folclore campano, ‘Cholera’ (2003), ‘Il Re bello’ (2004), ‘Là ci darem la mano’ (2007), ‘Pergolesi in Olimpiade’ (2011).

Direttore artistico (1981-87) del Teatro San Carlo di Napoli, dove ha realizzato numerose regie d’opera, nel 1995 è stato nominato per chiara fama direttore del conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, carica dalla quale si è dimesso nel 2000.
Accademico di Santa Cecilia dal 1998, nel 2003 è stato insignito del premio Roberto Sanseverino e nel 2015 del Premio Nonino Risit d’Aur.
Ingresso € 5 c/o www.azzurroservice.it, in prevendita e fino ad un’ora prima dei concerti (fino ad esaurimento dei posti).

Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella

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