Si chiede di perseguire i responsabili degli attacchi contro l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti
Ieri, 26 gennaio, Londra ha ospitato un incontro quinquennale sullo Yemen, che comprendeva il Sultanato dell’Oman, l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti e gli Stati Uniti, oltre all’inviato delle Nazioni Unite in Yemen.
I presenti hanno criticato le recenti offensive Houthi in Arabia Saudita ed Emirati Arabi ed hanno espresso il loro sostegno a Riad e Abu Dhabi.
Una dichiarazione pubblicata dal Ministero degli Esteri britannico ha indicato che la riunione, a cui ha partecipato anche l’inviato delle Nazioni Unite in Yemen, Hans Grundberg, ha condannato gli attacchi, descrivendoli come ostacoli agli sforzi di pace ed esacerbazione delle sofferenze.
I cinque Paesi hanno ribadito che il terrorismo in tutte le sue forme e forme rappresenta una delle minacce più gravi alla pace e alla sicurezza internazionale, sottolineando l’urgente necessità di ritenere responsabili coloro che sono coinvolti in tali comportamenti terroristici e di assicurarli alla giustizia.
La dichiarazione ha anche riconosciuto il legittimo diritto dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti di difendersi dalle aggressioni in conformità con il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale.
Si è anche discusso della fornitura illegale di missili e armi da parte dell’Iran agli Houthi e denunciata la detenzione da parte degli Houthi della nave Rawabi battente bandiera degli Emirati.
Autore Redazione Arabia Felix
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