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Yemen: Houthi oscura più di 200 siti di notizie

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Le libertà dei media in Yemen testimoni di un declino senza precedenti

La SAM Organization for Rights and Freedoms ha affermato che la milizia Houthi continua a bloccare più di 200 siti web di notizie in Yemen.

Ciò è emerso in un rapporto pubblicato in collaborazione con l’organizzazione “Internews” per fare luce sul blocco dei siti di notizie in Yemen da parte degli Houthi e su quello che costituisce una violazione dei diritti digitali e del diritto di accesso alle informazioni.

Il rapporto sottolineava che dall’inizio della guerra, innescata dalla milizia Houthi, circa 80 giornali, riviste e stazioni radio si sono fermate; la restrizione alla pratica della libertà dei media e il blocco dei siti web di notizie rientrano nel contesto degli sforzi delle autorità al potere di oscurare il messaggio che contraddice la loro narrativa, così come il loro desiderio di isolare gli yemeniti dal mondo esterno.

Le libertà dei media in Yemen sono state testimoni di un terribile crollo e di un declino senza precedenti, che ha reso il Paese uno dei peggiori per “libertà dei media”, classificandosi al 169° posto nell’indice della stampa mondiale.

Il rapporto invita la milizia Houthi a sbloccare i siti web di notizie e ad evitare di limitare l’accesso a Internet o di censurare in alcun modo i contenuti delle notizie.

SAM ha anche sollecitato le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali per i diritti umani a lavorare per includere il dossier di “comunicazione” nell’agenda di eventuali imminenti negoziati tra le parti in conflitto in Yemen e ad esercitare la massima pressione su di esse per obbligare le parti yemenite a non usare la “comunicazione” come mezzo di guadagno politico o militare.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.