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Yemen: CCG, a Riad corsa contro il tempo per trovare soluzione

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Ottimista il rappresentante del Consiglio di cooperazione del Golfo in Yemen, Sarhan Al-Munakher

L’Ambasciatore e rappresentante del Consiglio di cooperazione del Golfo, CCG, in Yemen, Sarhan Al-Munakher, ha annunciato che la riconciliazione è la parola d’ordine delle consultazioni tra le parti yemenite a Riad, indicando che i partecipanti stanno lottando contro il tempo per trovare una soluzione.

Nel corso di una conferenza stampa ha aggiunto che gli stati del CCG non si opporranno a ciò su cui gli yemeniti concorderanno se faranno la pace in Yemen. Inoltre, ha chiarito che i partecipanti ai colloqui di Riad hanno esplorato la realtà e poi discusso degli ostacoli e delle sfide e ora sono in sessione con il governo per discutere dello sviluppo di soluzioni e tessendo la road map yemenita.

Le consultazioni in corso non sostituiscono alcun riferimento o negoziato condotto dalle Nazioni Unite, ma aumentano le possibilità di pace sponsorizzate dall’ONU.

Tutti i partecipanti, più di mille durante le consultazioni, stanno gareggiando contro il tempo per trovare soluzioni; obiettivo comune è unire gli sforzi e riunire gli yemeniti.

In merito alla tregua annunciata in Yemen per un periodo di due mesi, ha aggiunto ad essere responsabili delle violazioni che si verificano sono le Nazioni Unite e il governo legittimo yemenita.

I colloqui tra le parti yemenite sono stati avviati mercoledì scorso a Riad sotto gli auspici del Consiglio di cooperazione del Golfo e vi partecipano l’inviato speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite nello Yemen, Hans Grundberg, e l’inviato statunitense nello Yemen, Tim Lenderking con il governo yemenita.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.