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Yemen: Al-Eryani, missione ONU copertura per Houthi

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La missione delle Nazioni Unite a sostegno dell’accordo di Hodeidah è diventata una copertura per gli Houthi

Il Ministro dell’Informazione dello Yemen, Muammar Al-Eryani ha lanciato l’allarme secondo cui la Missione delle Nazioni Unite a sostegno dell’Accordo di Hodeidah, UNMHA, con le sue attuali prestazioni, è diventata una ‘mera copertura’ per il gruppo Houthi e consente loro di violare l’Accordo di Stoccolma.

Al-Eryani ha dichiarato sul suo account Twitter:

È un peccato dire che la missione UNAMHA, nella sua attuale esecuzione, è diventata solo una copertura per la milizia terrorista Houthi per violare l’Accordo di Stoccolma e contro i civili nelle aree liberate del Governatorato di Al-Hodeidah.

Al-Eryani ha anche espresso la sua sorpresa per quello che ha descritto come il silenzio assordante della missione ONU a sostegno dell’Accordo di Hodeidah, riguardo la continua escalation del gruppo Houthi. L’ultimo degli episodi riguarda i rinforzi militari verso il governatorato e il suo ripetuto annuncio di test missilistici nel Mar Rosso.

Il Ministro dello Yemen ha rinnovato la richiesta delle Nazioni Unite di spostare il quartier generale della missione di sostegno all’accordo di Hodeidah e di posizionarla nelle zone liberate o in una ‘zona neutrale’.

La Missione delle Nazioni Unite per sostenere l’attuazione dell’accordo di Hodeidah, UNMHA, istituita alla fine del 2018, si basa su una risoluzione delle Nazioni Unite per sostenere l’accordo di Stoccolma tra il governo dello Yemen e la milizia Houthi. Lo scopo è risparmiare la città di Hodeidah e neutralizzarla dal conflitto.

Da allora la missione ha lavorato per sostenere l’attuazione dell’accordo, un cessate il fuoco a Hodeidah e supervisionare la ridistribuzione delle forze nella città e nei porti di Hodeidah, Salif e Ras Issa.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.