La denuncia di un funzionario dell’Intelligence yemenita all’agenzia di stampa francese “France Press”
I raid aerei subiti negli anni hanno indebolito il ramo yemenita di Al-Qaeda, considerato il più pericoloso del gruppo estremista al di fuori dell’Afghanistan, ma i suoi membri trovano, nella sanguinosa battaglia in corso tra Governo e ribelli a Marib, un’occasione per riorganizzare le proprie fila.
Funzionari dell’intelligence governativa yemenita hanno riferito all’agenzia di stampa francese “AFP” che la feroce battaglia in corso nella città di Marib, scoppiata a febbraio 2021, ha iniziato a creare un vuoto di sicurezza per i jihadisti che cercano di riconquistare l’influenza e reclutare combattenti tra le tribù della zona.
Sin dalla sua nascita nel Paese, circa 12 anni fa, l’organizzazione “Qaeda del Jihad nella Penisola Araba” è stata considerata la più letale nella rete del gruppo estremista nel mondo. Tuttavia, negli ultimi tre anni ha subito molteplici sconfitte, perdendo territorio e combattenti, mentre il destino dei suoi capi è avvolto dal mistero.
Un funzionario dell’intelligence yemenita ha pero rivelato:
Al-Qaeda nello Yemen ha usato la provincia di Marib come sua roccaforte più importante negli ultimi anni.
Mentre le due principali parti in conflitto sono impegnate da sei anni in una guerra in Yemen, subendo pesanti perdite nella battaglia per la città di Marib, l’organizzazione di Al-Qaeda sta approfittando del caos per espandersi e muoversi liberamente in altre aree del governatorato.
La fonte ha aggiunto:
Al Qaeda sta tornando per addestrare combattenti e progettare di ricostruire la rete di relazioni con le tribù e sta cercando di ottenere sostegno finanziario a livello locale.
Marib, la capitale della provincia ricca di petrolio, è l’ultima roccaforte nel nord del Paese per le forze filo-governative sostenute dalla Coalizione militare guidata dai sauditi.
Autore Redazione Arabia Felix
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