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Tempo libero: i passatempi più amati dagli italiani

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Inutile negarlo: con Internet è diventato praticamente impossibile ritrovarsi senza niente da fare.

Anche se non si cerca qualcosa di specifico, nei tempi morti ci si tuffa a scorrere le pagine dei social o a guardare qualche video casuale su YouTube, magari in attesa della cena o durante un viaggio sui mezzi pubblici. I momenti di raccolta e di riflessione sono sempre di meno.

Anche per gli italiani la concezione del passatempo è totalmente cambiata negli ultimi 20 anni, i giochi in scatola sono finiti sotto a qualche vecchio vestito nell’armadio e se la connessione salta emerge la noia.

Chi non ha vissuto negli anni 90 o agli inizi del 2000 è sicuramente meno preparato sotto questo punto di vista, ma alcune tradizioni che sono rimaste invincibili al tempo non mancano.

Una su tutte? I giochi di carte.

Chi non ha mai fatto almeno una partita a scopa o a briscola durante un pomeriggio al mare? Nemmeno questi giochi sono sfuggiti all’immensa opera di digitalizzazione che sta coinvolgendo l’intero settore dell’intrattenimento e di conseguenza non sorprende sapere che oggi esiste anche il bingo che si può giocare online.

Le lotterie continuano a rappresentare un grande classico e l’atmosfera dell’estrazione dal vivo è difficilmente replicabile attraverso la rete, ma nel complesso si può affermare che le vecchie abitudini sono rimaste tutte, seppur abbiano acquisito una forma diversa.

Come non parlare allora dei videogiochi? Oggi nessun ragazzino nasconde più una console portatile nello zaino per divertirsi insieme agli amici a scuola.

I tempi del Game Boy sono finiti e ormai bastano i telefoni cellulari per utilizzare e addirittura acquistare direttamente i titoli videoludici. La competitività è salita alle stelle proprio grazie alle modalità di gioco online.

Insomma, tutto è diventato più accessibile e purtroppo virtuale fino a qualche tempo fa, tanto che in molti lamentano la mancanza di un approccio dal vivo. Una volta i tornei di videogiochi erano solo locali e fungevano anche da occasione di ritrovo per appassionati, mentre oggi possono esserci svariate centinaia di km a separare due gamer che si stanno sfidando allo stesso gioco.

Capitolo a parte merita lo sport. In tal senso il calcio è senza ombra di dubbio la disciplina più importante nel nostro Paese e cattura gli amanti attraverso più strade: partite, fantacalcio, calcetto e videogiochi stessi.

Da un po’ di tempo a questa parte, complice l’esplosione dei social, in tanti si cimentano anche in analisi più approfondite di specifici argomenti ed episodi che li hanno colpiti.

Così nascono blog, canali YouTube e, più raramente, influencer a tema. Anche qui Internet ha voluto dire la sua, tanto che siamo arrivati al punto che alcuni incontri si possono sì vedere in TV, ma solo in streaming.

Un recente studio rivela che nel 2020 in Italia il settore radiotelevisivo tradizionale ha registrato un trend in calo con giro d’affari a -6,6% rispetto al 2019.

A volte si ha come l’impressione che tutto giri intorno al computer. Ormai basta un notebook e le attività del nostro quotidiano assumono tutto un altro sapore.

Certo, hobby più antichi come la filatelia o in generale il collezionismo continuano a rimanere in vita, ma sembrano diventati quasi attività di nicchia agli occhi delle nuove generazioni.

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